Politica
1a commissione: sì al dlp sulla disciplina della dirigenza

Con 4 sì e 3 astensioni, la commissione legislativa guidata da Amhof ha dato parere favorevole al disegno di legge della giunta provinciale. Parere negativo, invece, alla proposta di Fratelli d’Italia sugli organismi di garanzia.
La 1a commissione legislativa ha esaminato oggi il disegno di legge provinciale 113/22, Disciplina della dirigenza del sistema pubblico provinciale e ordinamento dell’amministrazione provinciale (presidente della Provincia Arno Kompatscher), dando a esso parere favorevole con 4 sì (pres. Amhof e conss. Paula Bacher, Gerhard Lanz e Carlo Vettori) e 3 astensioni (conss. Myriam Atz Tammerle, Ulli Mair e Maria Elisabeth Rieder).
Come spiega la presidente Magdalena Amhof, la revisione dell’attuale legge sulla dirigenza si era resa necessaria per rispondere a rilievi della Corte dei Conti e a una sentenza della Corte costituzionale sulle indennità di direzione, garantendo così certezza del diritto. In questo modo, ci si adegua maggiormente alla regolamentazione statale, adattandola però alla struttura amministrativa altoatesina.
Il disegno di legge introduce due livelli di dirigenza: quello relativo alle ripartizioni e quello relativo agli uffici; inoltre, è previsto un piano dirigenziale unico al posto di piani separati per Provincia, Comuni, Azienda sanitaria ecc.. Al posto del vicedirettore/della vicedirettrice, viene introdotta la funzione di “primo collaboratore“ o “prima collaboratrice“, che guida l’ufficio in assenza del/la dirigente, ma non con lo stesso grado di responsabilità, la quale può essere assunta solo da personale grado pari o superiore.
Infine, per valorizzare le alte professionalità di personale che non voglia una posizione dirigenziale, saranno possibili incarichi da esperti/e. “Questa legge garantisce maggiore sicurezza del diritto, chiarezza e anche trasparenza, perché non ci saranno più incarichi dirigenziali ai lungo periodo senza concorso“, considera la presidente Amhof.
Già venerdì scorso, la commissione aveva valutato il disegno di legge 90/21, Modifiche alla Legge provinciale 9 ottobre 2020, n. 11, “Disciplina degli organismi di garanzia insediati presso il Consiglio provinciale” (cons. Alessandro Urzì), respingendone il passaggio alla discussione articolata con 2 sì (conss. Mair e Urzì) e 6 no (conss. Amhof, Atz Tammerle, Bacher, Lanz, Alex Ploner e Vettori). La proposta intende tra l’altro modificare alcune formulazioni e abolire il Centro di tutela contro le discriminazioni. “La relativa legge”, così Amhof spiega il rigetto della proposta, “è dell’ottobre 2020, e il Centro ha avviato da poco la sua attività: sarebbe troppo presto per intervenire con delle modifiche”.
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