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Italia Viva Alto Adige Südtirol sul referendum provinciale del 29 maggio a favore del Sì

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 Il 29 maggio le cittadine e i cittadini della nostra provincia sono chiamati ad esprimersi su un referendum confermativo che ha ad oggetto alcune modifiche sulla legislazione relativa alla democrazia diretta.
In particolare, si chiede alle cittadine e ai cittadini se desiderino confermare le modifiche apportate all’istituto referendario così come istituito dalla legge n.22/2018.

Italia Viva Alto Adige – Südtirol, assieme al suo gruppo dirigente, agli iscritti ed ai simpatizzanti firmatari, si schiera a favore del SI, per apportare le modifiche necessarie affinché l’istituto referendario non si trasformi in un boomerang politico e sociale, uno strumento ostruzionistico che rischia in futuro di compromettere l’applicazione dei programmi, per la cui esecuzione le elettrici e gli elettori si sono espressi durante l’elezione del consiglio provinciale.

Non intendiamo sostenere un istituto referendario in cui bastano 300 persone per bloccare una legge: la democrazia diretta ed in particolare lo strumento referendario sono uno strumento potentissimo, che va usato però con cautela e responsabilità all’interno di un contesto istituzionale caratterizzato da forme democratiche rappresentative.

Lo strumento referendario confermativo, strutturato come sarebbe qualora vincessero i no, è l’ennesima delega di responsabilità ad opera della politica. Noi chiediamo invece che la politica presenti programmi agli elettori e che una volta eletti i propri rappresentanti, questi abbiano sia l’obbligo, sia la possibilità di attuarli.

Un programma politico di legislatura è un disegno organico e multidisciplinare, in cui i vari interventi di politica pubblica sono interconnessi e tra loro strutturati per la realizzazione del programma proposto: sottomettere a referendum confermativo o anche semplicemente bloccare le leggi su richiesta di 300 persone diventerebbe un’arma nelle mani di gruppi organizzati, il cui unico obiettivo sarebbe l’ostruzionismo verso l’attuazione del programma di maggioranza.

Respingiamo l’ipotesi che tale istituto porterebbe ad un miglioramento, grazie al consenso più ampio necessario per varare una legge (che permetterebbe di bypassare la possibilità di istituire un referendum confermativo): in primo luogo , la nostra democrazia richiede il consenso di una maggioranza ordinaria per l’approvazione delle leggi e non di una maggioranza qualificata, richiesta solo per pochi e ben definiti casi; in secondo luogo, sarebbe uno strumento di ricatto e di ostruzionismo nelle mani delle opposizioni che, ancora una volta, rallenterebbe fortemente l’attività istituzionale e squalificherebbe il voto espresso dalle cittadine e dai cittadini durante le elezioni; infine, una legge approvata con consenso più ampio non è necessariamente una buona legge: anzi, se la ricerca di un sempre più ampio consenso diventa prassi, il rischio è approvare leggi che non abbiano la forza necessaria per ottenere gli scopi previsti dal programma di maggioranza scelti dagli elettori con il loro voto.

Chiediamo alla politica di tornare ad essere protagonista e responsabile delle proprie scelte davanti agli elettori, di mettere la propria competenza al servizio della collettività senza scorciatoie e rispettando la volontà espressa dalle cittadine e dai cittadini con il loro voto.

Per questo chiediamo alle elettrici e agli elettori della nostra provincia di votare SI al referendum confermativo del 29 maggio.

ITALIA VIVA ALTO ADIGE -SÜDTIROL – Stefania Gander, Matteo Bonvicini, Ennio Chiodi, Elio Cirimbelli, Marco de Fonzo, Aldo Delvai, Eliana Favretto, John Kankombe, Giulio Levoni, Luca Marziali, Leda Pupp, Barbara Repetto, Carlo Zanella.

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