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Alto Adige

Alpenregionstreffen: radunati in val Passiria 7mila Schuetzen

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Foto archivio Consiglio Provincia autonoma di Trento
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Erano circa 7.000 gli Schützen provenienti dalla Baviera, dal Tirolo e dal Trentino Alto Adige che da venerdì 13 a domenica 15 maggio hanno partecipato al 26/o raduno delle regioni alpine in val Passiria.

Le diverse compagnie hanno sfilato per il centro storico di San Martino, dopo la messa trilingue celebrata dal vescovo della diocesi di Bolzano-Bressanone, monsignor Ivo Muser.

Muser ha sottolineato che la casa non è un concetto geografico ma “un desiderio umano primordiale. Le persone vengono cacciate dalla loro patria che viene distrutta. Questo Festival dovrebbe ricordarlo“.

Il presule ha poi chiesto un impegno per la pace in Europa. “La pace non può essere data per scontata – ha sottolineato – . La guerra insensata in Ucraina lo dimostra“.

Presenti i presidenti delle province autonome di Bolzano e Trento, Arno Kompatscher e Maurizio Fugatti, così come il governatore del Tirolo, Günther Platter e il ministro bavarese Michaela Kaniber.

Il presupposto per un approccio rispettoso verso l’altro è che coltiviamo consapevolmente e con fiducia la nostra patria e le nostre tradizioni“, ha detto il presidente. Fugatti ha anche affrontato i valori “che sono gli ideali della Europaregion Tirol, Südtirol e Trentino“.

Nonostante l’occasione di festa, non sono mancate le critiche. È stato il comandante regionale della Federazione delle Compagnie degli Schuetzen del Tirolo, Thomas Saurer, a dirsi dispiaciuto del divieto di portare fucili all’Adunata regionale alpina.

Essi sono il simbolo della nostra capacità di difenderci – ha aggiunto – . Rimane la nostra militanza, la nostra capacità e la nostra volontà di difendere la patria“.

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