Alto Adige
Federazione per il Sociale e la Sanità: è tempo di aggiornare gli interventi per la non autosufficienza

È giunto il momento di rivedere il sistema degli interventi per la non autosufficienza, sostiene la Federazione per il Sociale e la Sanità. Oltre a garantire il finanziamento pubblico, il sistema deve ora essere adattato alle diverse esigenze delle persone che, in Alto Adige, hanno bisogno di cure.
Bisogna, inoltre, stabilire un migliore equilibrio tra i servizi sociali e quelli sanitari. Per le persone non autosufficienti e i loro familiari, sono difficili da distinguere. Hanno poi bisogno di offerte ancor più connesse tra loro.
“In Alto Adige dobbiamo aggiornare il sistema a sostegno della non autosufficienza. Dopo 15 anni sono finalmente da aumentare gli importi dell’assegno di cura“, dice Wolfgang Obwexer, Presidente della Federazione per il Sociale e la Sanità, sottolineando: “L’introduzione dell’assistenza per la non autosufficienza nel lungo termine è stata un’indiscussa pietra miliare nella politica sociale altoatesina. Ora però dobbiamo migliorare il sistema esistente e assicurare il finanziamento per il futuro.”
Sono diverse le persone che in Alto Adige hanno bisogno di assistenza. Oltre agli anziani ci sono anche persone con disabilità o malattie croniche. Per ricevere l’assegno di cura individuale è necessaria una valutazione che dia il diritto al sostegno.
Tuttavia coloro che hanno bisogno di assistenza, ma che non riescono ad accedere al primo livello, si ritrovano a mani vuote. E, anche nel caso che questo venisse concesso, non sempre è sufficiente a coprire l’intero fabbisogno di assistenza. Ad eccezione del primo livello, l’importo erogato è rimasto lo stesso sin dall’introduzione di 15 anni fa. Ora devono essere apportati degli aggiustamenti, sostiene il Direttivo della Federazione per il Sociale e la Sanità.
“Sappiamo che a vari livelli si sta pensando di cambiare il sistema di assistenza per la non autosufficienza. Il sistema esistente deve essere integrato e migliorato“, dice Obwexer e sottolinea: “
Dopo 15 anni è necessario fare una profonda riflessione sulle mutate costellazioni familiari, sulla conciliazione tra famiglia e lavoro, sulla carenza di personale e il desiderio di rimanere il più a lungo possibile nell’ambiente domestico, apportando quindi i necessari adeguamenti alla Legge. Prima, però, devono essere adeguati gli importi dell’assegno di cura.
Il Direttivo della Federazione per il Sociale e la Sanità invita Politici e Amministratori a continuare a garantire il finanziamento e di adattare l’intero sistema alle diverse esigenze delle persone che hanno bisogno di cure. Bisogna inoltre trovare un miglior equilibrio tra i servizi sociali e i servizi sanitari. Le persone bisognose di cure e i loro parenti spesso non riescono a distinguerli e hanno sempre più bisogno di offerte ancora più connesse tra loro.
La Federazione sottolinea come sia importante concentrarsi non solo sulle categorie di persone che necessitano di cure, ma anche sulle diverse forme di assistenza esistenti e future, sulla loro appropriatezza, sulla qualità ed efficienza della cura e anche sul potenziale degli erogatori di servizi pubblici e privati, per un ulteriore sviluppo dell’offerta assistenziale.
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