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Alto Adige

Scuola italiana, Nicolini a Vettorato e Gullotta: “La situazione del sostegno è gravissima”

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“Facciamo peggio del resto d’Italia e delle scuole di lingua tedesca” protesta il consigliere provinciale pentastellato.

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Dopo i tanti atti politici e le molteplici conferenze stampa sul tema “discriminazione della scuola italiana in Alto Adige“, l’Assessore Giuliano Vettorato e il Sovrintendente Vincenzo Gullotta hanno replicato accusando il Consigliere del MoVimento 5 Stelle Alto Adige Diego Nicolini di incompetenza professionale e politica.

Ma veniamo brevemente ai dati che il Consigliere Nicolini avrebbe male interpretato: nel comunicato della Provincia del 2 dicembre 2020 si leggeva che all’interno dei 2823 “alunni della scuola italiana con bisogni educativi speciali”, 1240 “hanno diritto al sostegno e all’accompagnamento in ambito scolastico, perché certificati in base alla Legge 104 del 1992“.

Lo stesso documento continuava così: “Nella scuola italiana sono 170,54 i posti per insegnanti di sostegno e 150,5 posti di collaboratori all’integrazione“.

Quest’ultima figura è prevista dalla normativa provinciale che stabilisce la costituzione del collaboratore all’integrazione presente solo nella PAB che a differenza dell’insegnante di sostegno è meno qualificato e meno retribuito. Questo non garantisce un adatto percorso di supporto agli alunni con difficoltà.

In un atto di estrema arroganza si capovolge la realtà e mi si accusa di ignoranza o malafede – protesta il consigliere Nicolini – . Dopo aver ricontrollato i dati, sono sicuro di non essere assolutamente io colui che li confonde. Nel mio precedente Ordine del Giorno ho riportato gli stessi identici dati sul sostegno presentati durante la seduta in Consiglio Provinciale lo scorso dicembre.

In quell’occasione l’assessore Vettorato, che non stava rivolgendosi all’opinione pubblica, non ha trovato nulla da replicare sui numeri illustrati, anzi, mi aveva rassicurato che aveva già presentato una nota per la seduta di Giunta del giorno successivo, e proprio per questa sua intenzione era costretto a non approvare formalmente la mia proposta. Ancora oggi non è stato fatto nessun passo avanti nonostante sia passato un mese da quella rassicurazione“.

Sembra assurdo che nelle interlocuzioni informali sia stata ammessa una certa difficoltà nel trattamento dei numeri da parte dell’intendenza ma poi arrivi un attacco scomposto al sottoscritto.

Il Movimento 5 Stelle già da tempo si è occupato delle problematiche dell’inclusione scolastica in Alto Adige e molte volte, confrontandosi anche con alcuni rappresentanti della scuola italiana, ha proposto elementi risolutivi all’altezza del caso, dimostrando un’approfondita conoscenza in materia e nelle tecniche della raccolta dati.

Infondato è quindi il loro escamotage di gettare fumo negli occhi, confondendo le carte, come è tipico di chi, trovandosi pienamente in torto, arranca e non può far altro per difendersi, fingendo di ignorare che l’effettivo fabbisogno di insegnanti vada calcolato nuovamente“.



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