Merano

Bike sharing a Merano, superati i 1.000 utenti

Pubblicato

3 anni fa

2 Agosto 2021

Redazione

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Dopo l’ampliamento della rete delle postazioni di bike sharing avvenuto in primavera il servizio ha fatto registrare via via un sempre maggiore gradimento: all’inizio di luglio è stata superata la quota di 1.000 utenti, che nel frattempo sono saliti a 1.090. A seconda delle condizioni meteo, i noleggi delle 60 comode city bikes risultano essere fra i 100 e i 200 alla settimana. Oltre la metà dei complessivi 3.500 spostamenti effettuati finora ha avuto una durata inferiore ai 60 minuti, un terzo di questi inferiore anche ai 20 minuti.

Nella maggior parte dei casi gli utenti utilizzano le bici per spostarsi da una postazione all’altra, dove riconsegnano i mezzi e li prelevano più tardi per tornare al punto di partenza. In questo modo viene garantita un’efficiente rotazione delle city bikes a disposizione. Rispetto alle automobili, i mezzi a pedali necessitano, per il parcheggio, di superfici ben più ristrette. La soluzione del bike sharing è in questo senso ancora più virtuosa rispetto all’utilizzo delle biciclette private, che sostano in centro per tutta la giornata.

Una volta registratosi, l’utente – grazie alla specifica app dedicata al bike sharing – può prendere a noleggio o restituire un mezzo in tempi rapidissimi utilizzando il codice QR incollato sulle bici. L’utilizzo delle bici verdi con telaio a entrata bassa è gratuito fino a cinque ore e per quanti si muovono in bus o in treno rappresenta una valida alternativa per coprire l’ultimo chilometro.

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Ma di questa offerta possono approfittare anche gli automobilisti che parcheggiano i loro veicoli nelle aree di attestamento presenti presso la stazione di Maia Bassa e in via IV Novembre, a nord della stazione centrale. Un meccanico è pronto a intervenire per riparare, il giorno stesso, i piccoli guasti che vengono segnalati o per prelevare dalle postazioni le bici che necessitano di interventi più impegnativi.

Il servizio di bike sharing è stato attivato alla fine del 2019 grazie ai fondi stanziati dall’Unione Europea nell’ambito del progetto Interreg MENTOR.

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