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Green pass falsi in vendita: si possono comprare sui social a 200 euro

Pubblicato

3 anni fa

29 Luglio 2021

Redazione

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Il Green pass non è ancora ufficialmente entrato in vigore, lo farà il prossimo venerdì 6 agosto, ma sul web si possono già trovare e acquistare delle falsi certificazioni che attestano la doppia dose vaccinale. “Abbiamo evidenze per centinaia di persone che stanno cercando di capire, ovvero di avvicinare chi è grado di fornire un Qr code falsificato“, spiega Ivano Gabrielli della Polizia Postale a “Morning News”.

Un business clandestino che si serve di Telegram o del dark web per soddisfare le esigenze di chi vuole la certificazione in maniera illegale, pur non avendo ricevuto il vaccino: “Su queste piattaforme – spiega ancora Gabrielli – le persone ricevono tutte le istruzioni per ricevere questi fantomatici certificati”.

Sui social nelle ultime ore sono circolati annunci di vendite di Green pass, a 100 o 200 euro, ottenuti presentando solo un documento e la tessera sanitaria, ma senza i requisiti richiesti dal governo.

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Nel frattempo, il governo è già corso ai ripari rilasciando l’app “VerificaC19” in grado di riconoscere e attestare i Green pass validi: “L’app riconosce chi è inserito nel database delle persone vaccinate e ha ricevuto la firma digitale del Ministero della Salute”.

L’app funziona benissimo è veloce ed infallibile. Basta puntare il cellulare e fare una scansione al green pass e in tempo reale arriva la risposta «certificazione valida».

Ricordiamo che dal 6 agosto la certificazione verde sarà obbligatoria per tutti i luoghi in cui ci siano assembramenti, compresi stadi e eventi, mentre per bar e ristoranti basterà una sola dose.

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Sui social, infatti, nelle ultime ore sono circolati annunci di vendite di Green pass, a 100 o 200 euro, ottenuti presentando solo un documento e la tessera sanitaria, ma senza i requisiti richiesti dal governo.

Tentate truffe a cui Palazzo Chigi ha risposto subito, rilanciando l’applicazione ‘Verifica c19’ (scaricabile da google play del cellulare) creata ad hoc per verificare la veridicità del certificato.

Chi venisse trovato in possesso di un green pass falso rischia un’accusa di concorso in falso in atto pubblico: un reato che potrebbe costare fino a due anni di reclusione, oltre ad una sanzione.