Legge anti-Lgbt ungherese, verso procedura di infrazione accelerata: La condanna del Parlamento europeo

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Le discussioni e le diverse idee italiane sui dettagli del Ddl Zan si riflettono anche a Strasburgo, dove la rappresentanza italiana si spacca durante il voto alla risoluzione di condanna contro la legge anti-Lgbt ungherese. In particolare, Lega e Fratelli d’Italia votano contro la condanna, Movimento 5 Stelle, PD e Italia Viva si schierano a favore, mentre Forza Italia si divide addirittura in tre schieramenti: favorevoli, astenuti e contrari.

Nella risoluzione adottata con 459 voti a favore, 147 contrari e 58 astenuti, il Parlamento Europeo condanna severamente la recente legislazione anti-Lgbt, denunciando lo smantellamento dello stato di diritto e della democrazia. Infatti, per la maggior parte degli eurodeputati, la nuova legge ungherese rappresenterebbe una chiara violazione dei diritti fondamentali sanciti dai trattati.

Come conseguenza, i deputati chiedono alla Commissione di avviare contro il governo ungherese, una procedura di infrazione accelerata e se necessario, utilizzare tutti gli strumenti procedurali della Corte di Giustizia europea. Orban sui social risponde, alimentando le tensioni con l’Europa: “Bruxelles vuole inviare attivisti Lgbt nelle scuole ungheresi, non glielo lasceremo fare“.

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A margine, su invito di Amnesty International, migliaia di persone hanno manifestato davanti al parlamento di Budapest, esibendo i colori arcobaleno contro la legge che sostengono, vieta ogni promozione dell’omosessualità per i minori di 18 anni.

Un divieto che vale anche per contenuti informativi e tocca diversi canali comescuole, televisione e pubblicità. Come risposta alla legge, la comunità Lgbt ungherese e diverse Ong hanno annunciato che disobbediranno alla legge, mentre Orban risponde: “si tratta di una norma in difesa dei minori”.

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