Le nostre storie
Il fai-da-te prestato all’arte: i ritagli di Renata Farina nel cuore di Bolzano

Pennelli, colla vinilica, forbici, tessuto carta e vernice trasparente si allineano sul bianco tavolo nella cucina di Renata Farina nel suo appartamento/laboratorio con vista sul centro di Bolzano. Il decoupage è una tecnica che risale al ‘500 e, dall’epoca vittoriana, non ha fatto altro che diffondersi e diventare sempre più popolare non solo tra gli artisti ma anche nelle case della gente comune.
E’ un termine che deriva dal francese découper “ritagliare”, ritagli di carta che vengono accuratamente scelti da Renata sfogliando le miriadi di pagine di giornali e libri di arte sparsi nel suo salotto. Una tecnica minuziosa che rende l’occhio sensibile ai dettagli fondendolo all’anima e a ciò che essa ci vuole raccontare. Si, perché Renata racconta storie sui suoi vetri, ogni manufatto ha un valore simbolico che racchiude in se quello che l’artista vuole comunicare nel momento stesso della realizzazione.
Ma Renata, da autodidatta decide di trasferire la sua arte anche sugli oggetti che ci vivono nel quotidiano come scarpe e borse creando delle vere e proprie opere d’arte.
Mamma di tre figli, a cui ha sempre dedicato i suoi anni, decide di avvicinarsi a questa tecnica durante un viaggio a Roma. Renata va a trovare la sorella nella grande capitale e, durante il soggiorno, fa visita alla casa/laboratorio di un’insegnante/artista inglese che utilizza e fa propria, con grande maestria, quest’arte fatta di colori, colla e carte pregiate.
Renata apprende minuziosamente la tecnica con gli occhi, si informa e chiede consigli perché viene immediatamente rapita da questi decori. Nel cuore di Roma entra nel negozio da cui si rifornirà, anche in futuro, delle carte più pregiate in commercio e nasce in lei un desiderio sempre più forte di creare e progettare pezzi unici, partendo dalla conoscenza dei materiali e da un’accurata lavorazione del dettaglio che, una volta tonata a casa a Bolzano ha definito con particolarità e passione. Fin da bambina Renata amava molto esprimersi ed arrangiarsi con il fai-da-te, martelli e chiodi riempivano le sue giornate in gonnella, un gioco che le ha permesso di capire i suoi limiti e le sue inclinazioni più nascoste. Ha sempre aggiustato tutto come il miglior falegname, ama gli animali prendendosene cura nella quotidianità e, questo amore, si è intersecato anche con la sua arte dove, spesso troviamo soggetti animali a fare da padroni alle sceneggiature improntate sulla carta e sul vetro.
Spesso passione e amore corrono sullo stesso binario aiutando l’artista a dare interpretazioni e ad esprimersi tenendo alto e saldo l’onore di quell’amore, di quella passione. Sui vetri di Renata si creano spazio molti animali usati come allegorie dirette, l’aquila che ci rimanda al potere e alla forza, il gufo e la civetta che simboleggiano la comprensione, la luce che segue il buio, l’oblio.
Scovo meravigliata anche rappresentazioni mostruose, fantastiche che con il loro prodigio e con l’eccezionalità alle leggi naturali, catapultano l’osservatore a vacillare tra un sentimento di meraviglia e quello di timore per “l’innaturalità”. La scelta, quella dell’utilizzo della figura animale in cui la stessa risponde ampiamente ai bisogni primari di spiegazione delle paure, delle pulsioni e dei sentimenti profondi che vivono gli uomini.
Renata riesce, accostando sfumature di carte colorate e storie circolari, a generare anche una grande eleganza artistica, soprattutto nella sua lavorazione attuale, non ancora ultimata, in cui figure candide angeliche e figure marmoree si contrappongono ad un drappeggio cartaceo nero e porpora che sembra colare dal vaso a voler quasi intaccare quella purezza.
Attraverso il decoupage Renata riesce a trasformare piccoli e grandi oggetti di vita quotidiana in vere e proprie opere d’arte che riempiono gli spazi dando colore e vita alla sua casa.
Il passo successivo mi dice, sarebbe quello di trovare uno spazio per poter regalare ai cittadini di Bolzano l’esposizione completa della sua passione attraverso i ritagli e le storie che ama raccontare in modo innovativo e particolare.
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