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Le nostre storie

Angela Alverà: dai palcoscenici di tutta Italia in volo verso il “Centro Danza” della città di Bolzano

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Una casetta rosa con una scritta bianca “Centro Danza”. Entro in punta dei piedi come facevo da ragazzina durante tutti gli anni che ho passato a studiare nella scuola diretta da Angela Alverà, tra scarpette rosa di raso e l’ambrata pece. 

Così leggiadra e solida, dolce e tenace, Angela comincia a prendere lezioni di danza a Bolzano alla tenera età di 7 anni entrando nella scuola della famosissima ballerina russa Nina Balabanova che collaborava con Sonia Cambissa (prima ballerina a Trieste), studiando il metodo Vaganova che consiste in un approccio alla danza classica che lega la morbidezza e l’eleganza della scuola francese all’eccellenza tecnica della scuola italiana.

Quindi, tecnica e sequenze complesse di esercizi per la creazione ultima di una danza espressiva in cui gli allievi fanno propri i passi attraverso una profonda conoscenza del corpo stesso, in cui la musica diventa un tutt’uno con il movimento. Il metodo di insegnamento di Vaganova è il naturale sviluppo e la continuazione delle tradizioni della scuola russa di danza classica. E’ inoltre conosciuto e apprezzato in tutto il mondo. In Russia la più famosa accademia di danza classica, che ha formato ballerini di fama internazionale come Nureyev e Baryšnikov, porta il nome appunto di Vaganova.

E’ proprio quest’impronta a caratterizzare i primi passi di Angela che non perdeva un momento della sua giornata di bambina per studiare coreografie originali, i passi uscivano spontaneamente nelle sue creazioni inserendo passaggi che nessuno ancora le aveva insegnato. Già alle elementari e alle medie Angela, che frequentava l’Istituto Marcelline di Bolzano, si diletta a studiare coreografie per gli spettacoli scolastici e capisce subito che la sua strada sarebbe stata quella dell’insegnamento: “creare allievi e coreografie”. 

Dai 15 anni segue gli stage estivi dell’Accademia di Danza di Roma con l’insegnate Nina Vyroubova, ballerina russa che fece parte anche del Ballet russe de Paris, e con Anna Mascolo, ballerina portoghese. Segue nel suo corso di studi lezioni con grandi professionisti della danza classica. Le insegnanti che l’hanno sempre seguita la indirizzavano a diventare ballerina professionista tanto che prepara le carte per l’audizione all’Accademia di Balletto Internazionale di Monaco ma non era ancora il momento di lanciarsi in volo e, con i piedi ben piantati a terra, Angela continua a studiare al liceo per poi proseguire negli studi a Padova iscrivendosi alla facoltà di farmacia, mantenendo sempre e comunque salda la passione per la danza seguendo corsi ad alti livelli nella città Veneta come anche nel resto d’Itali

Il grave lutto del padre porta nuove consapevolezze nella vita di Angela ancora molto giovane perché la morte lascia un nuovo inizio dal quale ripartire, un moto ondulatorio vita/morte/vita che fa da incubatrice a nuovi risvegli. Reinventarsi è come cambiare pelle, è un atto coraggioso. Darwin ha scritto che non è la più forte delle specie che sopravvive, né la più intelligente, ma quella più reattiva ai cambiamenti. 

Con tenacia e passione Angela decide così di dare una svolta alla sua vita, di seguire l’onda della sua inclinazione ed iscriversi all’Accademia Nazionale di Danza a Roma dove, tra il 1988 ed il 1991 frequenta l’Istituto studiando pedagogia e tecnica della danza classica e moderna, interpretazione e composizione coreografica ottenendo il diploma di laurea finale riconosciuto dal Ministero della Pubblica Istruzione.

In questi anni ha continuato la sua formazione anche al di fuori dell’istituto seguendo corsi specifici nella scuola di Renato Greco a Roma, con insegnanti di livello internazionale come Victor Litvinov, noto per aver insegnato anche a Carla Fracci e a Nureyev, Margherita Trayanova (prima ballerina ed étoile del Teatro dell’Opera di Sofia), Robert Strainer, Tuccio Rigano. Con volontà, fiducia, partecipazione e sacrificio, ha “rubato il lavoro” a questi artisti internazionali portando con sé un tesoro inestimabile che oggi Angela mette quotidianamente a disposizione dei suoi allievi nella palestra della nostra bellissima Bolzano. Ha studiato allo IALS di Roma che, oltre ad essere un luogo per imparare e perfezionare le arti della danza, del teatro e della musica, è un centro informazioni per lo spettacolo dal vivo. Qui studia con l’insegnante di fama internazionale Jorge Esquivel, partner sulle scene della famosissima Alicia Alonso. Sempre negli stessi anni studia flamenco con Marc Aurelio, Madrileno, artista eclettico. Attore, danzatore e coreografo, formato al “Centro de Arte flamenca y Danza Española Amor de Dios” sotto la guida di Paco Romero e La Tati.

Nel 1999, tornata a Bolzano fonda il Dance Forum insieme alla coreografa Ulli Naumann con cui collabora per 10 anni. Durante un viaggio a Dresda in cui porta le sue allieve ad uno stage di un mese alla Paluccaschule scopre di aspettare un bambino, Pietro. La sua attività ha avuto così tanto successo e la sua passione per la danza è così grande che l’arrivo di un bambino non l’ha in nessun modo scossa. Pietro ha ballato nel ventre della sua mamma Angela e si è fatto cullare per 9 mesi quando il 13 dicembre è venuto alla luce raggiante e con la musica nelle vene. Un mese dopo Angela torna a dedicarsi alle sue allieve con tutta la passione per la vita e per la danza che trasmette ancora oggi durante le ore lezione. 

Si ritiene molto soddisfatta e pienamente in linea con il suo sogno di bambina specificando che molti dei suoi allievi hanno vinto concorsi internazionali e sono stati ammessi alla Scuola di ballo del Teatro alla Scala, all’Accademia di Berlino, all’Accademia di Dresda e alla scuola di Anne Marie Porras a Montpellier.

Tante le soddisfazioni anche a livello europeo quando, con un musical, vince il secondo Premio internazionale di Toledo. Di rilievo anche il Premio Anita Bucchi ottenuto al Teatro Valle di Roma. Primi in Italia con il concorso nazionale Uisp per ben tre volte, tra cui Palmanova e Civitanova Marche.

Una palestra, quella di Angela, ma anche una famiglia. L’odore di casa è nell’aria tra sbarre, specchi, salti, sorrisi, sudore e fatica che speriamo di poter riassaporare presto con la riapertura di un mondo che lavora duramente, con grandi sacrifici, nel silenzio della scuola “Centro Danza di Angela Alverà”.

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