Bolzano
L’attacco del Sindaco e l’abolizione dei diritti: ‘Genitori Attivi’ rispondono a Caramaschi
“Se permettete, ora parliamo noi.
Abbiamo letto con stupore le parole del Sindaco Caramaschi, in riferimento alla manifestazione da noi organizzata ed autorizzata dagli organi preposti, di sabato scorso, sui prati del Talvera.
Un uomo democratico, che si scandalizza perché il popolo o perlomeno una parte di esso, scende in “piazza” per manifestare il proprio pensiero. Eppure, la democrazia è proprio questa, e non esistono cittadini di serie A e B, a seconda delle idee che rappresentano.
Un pensiero forte ci accomuna, anche con altre città di Italia, dove si sono svolte iniziative simili, con grande seguito, esattamente come noi, che non eravamo 4 gatti, come certi scribacchini hanno tentato di riportare, sui loro quotidiani politicizzati.
Non eravamo in maggioranza “dalle valli” come ha prontamente puntualizzato il primo cittadino, il quale deve spiegarci come abbia carpito tale informazione, perché non lo abbiamo visto aggirarsi per il prato, a chiedere la residenza a tutti i presenti.
Un commento poco rispettoso per i nostri conterranei, come a cercare di sminuire gli altoatesini che non vivono in città ed a elogiare i propri concittadini. Che importanza ha, da dove siano venuti i partecipanti? Persone per bene, che hanno manifestato pacificamente, spaziando dal bambino dell’asilo, fino all’anziano col borsello.
Quanti coloro che, denigrando il nostro operato, hanno davvero ascoltato in nostri ospiti con la mente libera dai pregiudizi? Avvocati, medici, sanitari, presidenti di associazioni e genitori, che per circa tre ore, si sono alternati sul palco, portando le loro conoscenze ed esperienze sul campo. Tutto ciò che è stato detto, è innegabile, è inconfutabile, è legge, è Costituzione italiana.
Ognuno ha elargito il proprio importante contributo, parlando dell’argomento di cui è competente, regalando alla manifestazione una connotazione culturale ed informativa, e non sono mancati anche i momenti di giubilo e commozione.
Ogni giorno siamo bombardati da numeri che spesso non quadrano, da notizie contrastanti, e le informazioni che ci arrivano spesso tendono a spingerci verso un’unica direzione, senza lasciare spazio all’alternativa, al confronto, al poter verificare anche “l’altra faccia della medaglia”.
Questa è disinformazione dannosa, che sprona le persone a mettersi gli uni contro gli altri, a dividere la popolazione. Per noi è importante far capire a chi ci ascolta, che ci sono tanti professionisti seri e preparati, anche tra chi si oppone all’obbligo delle mascherine, dei tamponi e dei vaccini di massa. Nello specifico, in questo vaccino.
Ci sono delle motivazioni legali e scientifiche a sostenere queste tesi. È normale che guardando solo la superficie delle cose, non si riesca ad arrivare nel profondo, dove vi sono i veri intenti e le verità più nascoste.
Prendendo come esempio le lamentele pervenute per i cartelloni mostrati da alcuni partecipanti, per altri presenti che avevano una stella gialla appuntata sul petto, con scritto: “io non sono vaccinato”, le proteste per il distanziamento, per i volti parzialmente scoperti, riteniamo che forse, tali affermazioni arrivino proprio da chi non ha scelto di ascoltare anche una sola voce fuori dal coro.
Il dissenso, da chi si è abituato ad indossare supinamente la mascherina, ed ora invoca la normalità, abbagliato dal miraggio di un vaccino che ha una copertura a tempo determinato, noi lo rispettiamo. Sarebbe altresì corretto, rispettare anche il nostro diritto, di dissentire.
Questa è la sola regione in Italia dove vige il Corona Pass (la cosa più discriminante mai vista nel mondo scientifico moderno) senza il quale, noi che non ci pieghiamo ai ricatti, non possiamo sederci in un bar a bere un caffè, non possiamo andare a vedere uno spettacolo in teatro, non possiamo leggere un libro in biblioteca.
E non dimentichiamoci la folle decisione di discriminare gli operatori medico sanitari che fino all’altro giorno tutti chiamavano eroi. Uomini e donne che hanno dato tanto, se non accetteranno di sottoporsi a questo vaccino sperimentale, verranno lasciati a casa, senza stipendio.
Da marzo 2020 ad oggi, ci sono stati imposti dal presidente della Provincia Arno Kompatcher, che non è un medico e tanto meno uno scienziato, oltre al Corona Pass, anche gli “scaldacollo” prodotti dal cugino dell’assessore alla sanità dott. Windmann senza nessuna gara d’appalto, i test di massa a novembre per salvare il Natale, a marzo per salvare la Pasqua, i cani molecolari, i test nasali, che la giunta provinciale ha avuto il coraggio di chiamare volontari, quando invece, la non adesione, precludeva ai nostri figli l’accesso alla didattica in presenza.
Test in auto-somministrazione, due giorni a settimana, la cui utilità e validità non possono giustificare l’enorme esborso economico causato, senza dimenticare lo stress psicologo ai danni di studenti, insegnanti, dirigenti scolastici. A nostro avviso, un continuo susseguirsi di espedienti inutili e fallimentari.
Abbiamo manifestato e lo faremo ancora, sempre i più numerosi, perché troviamo inconcepibile che nel 2021 ci siano ancora persone che mistificano la scienza medica, manipolando i risultati a proprio interesse e piacimento.
I vaccini ci hanno permesso di debellare malattie tremende ma qui si parla di terapie geniche, senza sapere se questi trattamenti sperimentali, che rischiano di diventare obbligatori per adulti e minori, siano efficaci e soprattutto sicuri a lungo termine.
Non si fa sperimentazione sull’uomo, è una violazione dei diritti umani. Vogliamo quindi rivendicare il diritto di scelta per quanto riguarda la vaccinazione perché crediamo nella medicina, nella scienza, nella prevenzione, ma non in questa campagna vaccinale.
Fin troppi medici, hanno espresso forti dubbi su questo vaccino. Professionisti seri che vengono tacciati, bollati come negazionisti, trattati come criminali, solo per aver espresso un parere diametralmente opposto.
Noi vogliamo che i nostri figli non siano trattati come untori perché fino a prova contraria, una persona non malata è una persona sana e non un ipotetico veicolo per virus e batteri. Vogliamo vedere le future generazioni libere di vivere, di crescere, di stare insieme, di fare comunità, di frequentare la scuola senza ricatti ed imposizioni.
Vogliamo un futuro slegato dagli interessi economici, di qualsiasi genere. Per questo ci siamo ritrovati uniti, tra gruppi etnici, fortemente e solidamente coesi in questa battaglia per la verità perché a dividerci, in realtà, siete sempre stati voi politici.
Fuori dalle stanze dei poteri ci siamo noi, gente comune, l’anima di questa stupenda terra e di questo meraviglioso Paese, ormai bistrattato ed umiliato. Infatti in piena coscienza, abbiamo elogiato il grande lavoro del personale sanitario, abbiamo ringraziato le forze dell’ordine e siamo vicini a tutti coloro che non hanno potuto abbracciare i loro cari per mesi, ed a chiunque abbia dovuto seppellire un familiare, senza nemmeno un ultimo saluto.
Quindi non cercate di farci passare per ciò che non siamo, ossia dei no Vax, visto che tra noi c’è anche chi fatto il giuramento di Ippocrate, o dei negazionisti, visto che di virus, il mondo ne è pieno da sempre.
Noi siamo un gruppo di genitori che mettono davanti il benessere dei propri figli e non solo, noi siamo la voce di tutti coloro che hanno bisogno di sapere, che si fanno delle domande, che pretendono risposte. Siamo come la gramigna che cresce con forza, tra le crepe del cemento e si propaga spontaneamente. Siamo quelli che non si arrendono“.
Firmato
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