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Un concerto per la Festa dell’Europa

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L’Europa come Repubblica dello spirito che permetta di “determinare noi stessi e tutti quelli che vivono con noi partendo dalla diversità invece che da divisione e razzismo”: è questa l’Europa che sogna il Beethoven donchischottesco protagonista, insieme a Giulietta Guicciardi, di Beethoven e Giulietta, una rivisitazione della IX Sinfonia di Beethoven, inno europeo in versione pop, dance, marcia militare, rock, swing, fino a tornare alla versione originale, eseguita questa mattina all’Auditorium di Bolzano dall’Orchestra Haydn di Trento e Bolzano, con la direzione di Marco Pierobon e le voci narranti di Alessandra Limetti e Peter Schorn su testo di Roberto Cavosi. L’evento, promosso dal Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano, è una coproduzione Fondazione Haydn Stiftung, Teatro Stabile Bolzano, Vereinigte Bühnen Bozen.

Il concerto è stato riproposto all’Auditorium di Bolzano alle 15 di ieri. L’iniziativa si origina da una mozione approvata in Consiglio provinciale per celebrare ogni anno la Festa dell’Europa e sensibilizzare sull’importanza di questo anniversario. Le numerose varianti dell’Inno europeo proposte dalla Orchestra Haydn di Trento e Bolzano, nell’evento trasmesso in diretta streaming sul canale youtube del Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano, hanno simboleggiato le diverse voci che la caratterizzano, unendole in una musica armoniosa, viva e gioiosa.

Abbiamo bisogno delle 4 delle virtù citate da Schiller nell’Inno alla gioia”, così Noggler, “determinazione e aiuto nel bisogno, affidabilità e onestà. Anche noi dobbiamo trovare questo “festen Mut”, questo fermo coraggio, se vogliamo che l’Europa sia come desideriamo”.






(Autore: MC)

 

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