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Economia e Finanza

Recovery Plan, CNA: “Serve la cabina di regia con le parti sociali”

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Coinvolgere le parti sociali con una cabina di regia permanente sul Recovery Plan”. E’ l’appello che CNA Trentino Alto Adige lancia alle Province di Trento e Bolzano, sulla scia di quanto comunicato ieri dal presidente nazionale, Daniele Vaccarino, al premier Draghi.

Per il successo del Recovery Plan – questa la posizione della CNA regionale – occorre il contributo di tutti nel rispetto dei ruoli e delle prerogative e crediamo sia opportuno che le parti sociali siano chiamate a collaborare al processo di implementazione attraverso una Cabina di Regia permanente per coinvolgere le migliori energie del territorio, una sede di confronto imprescindibile per connettere i progetti e gli investimenti al mondo produttivo”.

Claudio Corrarati, presidente della CNA regionale, argomenta: “Per il rilancio del Paese e delle nostre Province autonome, artigiani e piccole imprese possono svolgere un ruolo fondamentale e in tale prospettiva occorre dare continuità al Piano Transizione 4.0, potenziare e prorogare il Superbonus 110% agevolandone l’applicazione territoriale. È necessario imprimere la più radicale discontinuità nella capacità di programmare e realizzare le riforme e gli investimenti per modernizzarci e rafforzarne il potenziale di crescita”.






Secondo la CNA “strategica sarà la concentrazione delle risorse in progetti infrastrutturali destinati a migliorare in maniera permanente l’efficienza e la competitività. Determinante, a tal fine, sarà la semplificazione della normativa sulle opere pubbliche, l’efficientamento della gestione amministrativa e la riforma della pubblica amministrazione”.

Per riavviare il motore dell’economia il presidente della CNA regionale evidenzia che “la puntuale programmazione delle riaperture, correlata al miglioramento del quadro epidemiologico e alla distribuzione dei vaccini, potrà consentire ad artigiani e piccole imprese di riprendere rapidamente e in piena sicurezza le attività mentre sul prossimo Decreto sostegni bis ci attendiamo il rafforzamento degli aiuti agli autonomi e alle imprese più impattate dalle chiusure, con adeguato sostegno complementare dagli aiuti provinciali. Vanno rivisti i criteri di assegnazione delle risorse e va evitata la riproposizione di una soglia di sbarramento per la frizione degli stessi. Auspichiamo contributi sulle spese fisse (affitti, rate di leasing) e annullamento delle tasse scollegate dal reddito (IMU-IMI, TARI, TOSAP, canone tv)”.

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