Economia e Finanza
Appello CNA: “Aprire imprese di ristorazione in zona gialla e studiare una road map per far ripartire gli eventi”
CNA Trentino Alto Adige condivide l’appello al Governo lanciato da CNA, Confartigianato e Casartigiani, e lo sottopone alle Province di Trento e Bolzano: “Riaprire in sicurezza le attività di ristorazione con allungamento degli orari e definire rapidamente una road map per far ripartire il settore eventi che rischia di veder andare in fumo quasi due anni di fatturato”.
“L’evidenza epidemiologica – rileva la CNA regionale – mostra che bar, ristoranti e il resto delle attività di ristorazione non alimentano la diffusione dei contagi ma sono tra le più penalizzate tra aperture ad intermittenza e ristori largamente insufficienti. Le imprese sollecitano ogni sforzo per dare certezze ad un comparto rilevante per l’intera filiera agroalimentare che esprime 4 milioni di posti di lavoro in Italia e oltre 20.000 nella nostra regione. Anche un solo mese di chiusura determina un consistente calo dell’attività mettendo a rischio la sopravvivenza di molte imprese”.
Con l’accelerazione della campagna vaccinale, CNA chiede al Governo e alle Province Autonome di consentire alle attività di ristorazione nelle zone gialle di riprendere l’attività anche durante le ore serali definendo un rigoroso assetto di regole per garantire la sicurezza. Le imprese artigiane del settore hanno elaborato un addendum rispetto alle misure in vigore che hanno dimostrato di essere pienamente efficaci: distanziamento dei posti, limitazione degli accessi e registrazione dei clienti.
“Ristoranti, bar, gelaterie, pasticcerie – sottolinea Claudio Corrarati, presidente della CNA regionale – hanno adeguato le proprie attività alle regole dei protocolli e hanno sperimentato un modello virtuoso. Chiediamo di prolungare l’esercizio delle attività di ristorazione fino alle ore 23 prevedendo il vincolo di consumo al tavolo e l’accesso al locale entro le ore 21. Inoltre l’obbligo di prenotazione con la quale fornire una serie di informazioni quali generalità di chi la effettua, numero delle persone e stato di convivenza”.
La CNA regionale ritiene urgente avviare un confronto rapido per far ripartire in sicurezza e progressivamente anche il comparto eventi. La proposta prevede che in una prima fase l’apertura riguardi solo le cerimonie civili e religiose, paragonabili al pranzo in ristorante in zona gialla con relativi protocolli ma con alcune condizioni aggiuntive: informare le autorità competenti almeno sette giorni prima della cerimonia, predisporre l’elenco degli invitati, assicurare il distanziamento di almeno un metro e mezzo tra gli ospiti, divieto dell’attività di ballo.
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