Alto Adige
Covid: ancora una settimana di semi restrizioni. Negozi aperti dal 22 marzo e alle medie si torna in classe
Nei giorni scorsi sembrava che l’Alto Adige stesse per diventare zona rossa, ma poi venerdì sera (12 marzo), dopo l’aggiornamento dei dati epidemiologici, è arrivata la classificazione come zona arancione. La Giunta provinciale altoatesina ha discusso le misure da adottare fino al 6 aprile.
Regolamentazione uniforme per tutta la Provincia
Come già annunciato, da lunedì 15 marzo le regole saranno ovunque le stesse, compresi i Comuni colpiti dalla variante sudafricana del virus. Ciò significa che le strutture per l’infanzia, gli asili e scuole elementari potranno riaprire anche in quei Comuni. Da lunedì saranno nuovamente aperti in tutto l’Alto Adige i servizi per la cura del corpo e della persona, come parrucchieri ed estetiste. “Purtroppo non è ancora arrivato il momento delle grandi riaperture, ma ci stiamo muovendo passo dopo passo nella giusta direzione e se tutti rispetteranno le regole raggiungeremo il nostro obiettivo più velocemente“, afferma il presidente Arno Kompatscher.
Più libertà di movimento all’interno del Comune
Da lunedì vi sarà maggiore libertà di movimento all’interno dei Comuni. Sarà nuovamente possibile utilizzare mezzi di trasporto privati per raggiungere un luogo all’interno del Comune di residenza con l’obiettivo di fare una passeggiata e praticare sport individuali. “Questa novità piacerà a molti escursionisti e atleti e spero che non ci saranno eccessi, come temuto dalle forze dell’ordine“, sottolinea Kompatscher. Rimarrà in vigore il coprifuoco notturno, ma dalle 22 alle 5. Durante quella fascia oraria gli spostamenti sono consentiti solo sulla base di comprovate esigenze lavorative, per motivi di salute, per motivi di studio o per ragioni necessarie o urgenti.
Scuole medie in presenza dal 22 marzo
Buone notizie anche per gli studenti delle scuole medie. Le lezioni frontali riprenderanno per loro il 22 marzo. Al fine di tenere il più possibile sotto controllo il rischio di infezione, i test rapidi nasali saranno ora utilizzati anche nelle scuole secondarie di primo grado, dopo la positiva esperienza fatta nelle scuole elementari.
“Il test è semplice e facile da usare e offre una sicurezza aggiuntiva“. Il successo dell’intera campagna dipende dal livello di partecipazione al test. Per questo motivo nelle prossime settimane ci sarà un ulteriore lavoro di informazione e persuasione affinché la partecipazione sia più ampia possibile. Inoltre l’azienda sanitaria avrà la possibilità e il dovere di intervenire laddove vi siano situazioni di rischio.
“Questo è il motivo per cui speriamo che il maggior numero possibile di genitori dia il proprio consenso a far testare i propri figli – sottolinea il presidente, che aggiunge – . Si sta lavorando affinché l’esecuzione del test diventi un prerequisito per la partecipazione alle lezioni in presenza“.
Negozi aperti dal 22
A partire al 22 marzo i negozi potranno riaprire per i residenti nel comune e per le persone che si trovano nel comune per motivi legittimi. I negozi saranno aperti dal lunedì al venerdì e fino alle ore 18. “Siamo felicissimi di dare l’opportunità di aprire proprio ora, poco prima di Pasqua”, afferma Kompatscher. L’andamento dei dati sull’infezione attualmente sta andando “nella giusta direzione, ma è proprio per questo motivo che occorre prestare molta attenzione ad ogni passo che compiamo, in modo che non si traduca in un passo indietro” ammonisce Kompatscher. Pertanto, anche nelle attività produttivei protocolli di sicurezza prevedono test periodici per i dipendenti.
Scuole superiori
A differenza dei gradi inferiori, gli alunni delle scuole secondarie di secondo grando devono resistere ancora per qualche settimana con la dad. “L’attuale andamento dà motivo di essere fiduciosi che saremo in grado di garantire lezioni frontali anche alle scuole superiori subito dopo Pasqua“, afferma Kompatscher. In definitiva, però, dipende dall’andamento dell’epidemia. Dal lunedì, invece, saranno nuovamente garantite lezioni pratiche e lezioni di laboratorio, come previsto dalla normativa statale.
Obiettivo zona gialla
Per la Giunta l’obiettivo fondamentale è diventare zona gialla dopo le vacanze di Pasqua, per poter quindi decidere ulteriori novità, come l’apertura dei bar e dei ristoranti. Per il momento, bar e ristoranti devono restare chiusi. Il ritiro di cibo di asporto dai ristoranti tra le 5 e le 20 è sempre possibile. Nella stessa fascia oraria sono possibili anche servizi di consegna di cibo. Il servizio di asporto è ancora sospeso, invece, per i bar. Per quanto riguarda il divieto di consumo di cibi e bevande su strade, piazze e altri luoghi pubblici viene specificato che la misura è pensata per evitare assembramenti di persone.
Norme valide a Pasqua
La normativa statale per le festività pasquali prevede che dal 3 al 5 aprile valgano le stesse limitazioni previste in zona rossa su tutto il territorio nazionale, ad eccezione della Sardegna. La libertà di movimento personale è severamente limitata. Parrucchieri, estetiste, negozi, bar e ristoranti dovranno restare chiusi. Saranno consentiti servizi di consegna e di asporto. La normativa statale prevede anche la possibilità di visitare in coppia un altro nucleo familiare una volta al giorno.
L’ordinanza del presidente Arno Kompatscher sarà pubblicata sul portale dedicato all’emergenza Covid-19 entro oggi.
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