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Alto Adige

Sindrome da fatica e Covid-19: a Vipiteno portata a termine la prima parte dello studio

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Uno Studio sulla sindrome da fatica nei pazienti con Covid-19 è stato recentemente condotto presso il Dipartimento di Neuroriabilitazione dell’Ospedale di Vipiteno. I primi risultati vengono ora pubblicati. Per la seconda parte dello studio si cercano ancora volontari.

Un gran numero di pazienti che superano la fase acuta di malattia Covid-19, lamentano affaticamento mentale e fisico che perdura anche per settimane. La fatica (“fatigue” nella letteratura medica di lingua inglese) è definita come una sensazione debilitante e duratura di stanchezza o esaurimento fisico e mentale caratterizzato da mancanza di energia, debolezza muscolare, reazioni rallentate, sonnolenza e deficit di concentrazione.

Un recente studio pubblicato su Nature (https://www.nature.com/articles/d41586-020-02598-6) ha espresso un richiamo allarmante alla comunità medico-scientifica internazionale sulla fatica severa come sintomo neurologico a lungo termine più frequente nelle forme anche lievi di Covid-19 e su quanto sia importante identificare e prendere in cura i pazienti che ne sono affetti.

Tuttavia, non esistono ancora indagini diagnostiche di routine o biomarcatori che possano permettere una diagnosi medica precisa e così questi pazienti rimangono spesso inascoltati e non accedono alle terapie adeguate.

Nell’Unità di Ricerca Clinica della Neuroriabilitazione dell’Ospedale di Vipiteno è stato appena completato uno Studio sui pazienti che sono stati ricoverati a seguito di varie complicazioni neurologiche (neuropatia, miopatia, stroke, encefalite) derivanti dal Covid-19; questi pazienti, anche dopo il recupero clinico, hanno continuato a manifestare problemi cognitivi, specie legati alle cosiddette funzioni esecutive (pianificare, prendere decisioni, ecc.) e una profonda fatica fisica.

Per mezzo di test neuropsicologici mirati e di indagini elettrofisiologiche che prevedono l’utilizzo della stimolazione magnetica transcranica (TMS) si è riusciti a identificare, per la prima volta, un profilo di disfunzione cerebrale del lobo frontale responsabile dei deficit cognitivi e della fatica cronica nel post-Covid-19. I risultati di questo Studio sono stati accettati per la pubblicazione sulla rivista scientifica Journal of the Neurological Sciences (organo ufficiale della World Federation of Neurology) e sarà presto disponibile online.

Lo Studio, che ha per titolo “Neuropsychological and neurophysiological correlates of fatigue in post-acute patients with neurological manifestations of Covid-19: insights into a challenging symptom”, ha come primo autore Paola Ortelli, neuropsicologa e ricercatrice presso l’Azienda sanitaria dell’Alto Adige, e come senior author Viviana Versace, neurologa e responsabile della ricerca in neurofisiologia della Neuroriabilitazione di Vipiteno. Tra gli autori anche prestigiosi partner scientifici nazionali ed internazionali.

Attualmente è iniziata la seconda fase dello Studio, rivolta a pazienti che abbiano avuto il Covid-19 anche in forma lieve ma che lamentino fatica fisica, difficoltà di concentrazione, insonnia o disturbi dell’umore, per delinearne il profilo neuropatologico e individuare percorsi terapeutici idonei. Chiunque fosse interessato a partecipare allo Studio, può scrivere al senior author Viviana Versace (viviana.versace@sabes.it).

Nelle immagini sotto, Paola Ortelli e Viviana Versace



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