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Alto Adige

Lutto in diocesi: il Covid si è portato via per sempre don Gianni Cosciotti

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Si è spento nel pomeriggio di ieri (30 novembre) all’età di 79 anni per complicanze dovute all’infezione da Covid-19, don Gianni Cosciotti. Il sacerdote, che da qualche settimana era ricoverato all’ospedale di Bressanone, era molto conosciuto in tutto l’Alto Adige e in particolare nella zona di Merano e del Burgraviato, dove aveva svolto il suo ministero per moltissimi anni.

Don Gianni, così era chiamato dai fedeli e dalle persone a lui più vicine, era nato il 24 giugno 1941 a Roma. Ordinato sacerdote il 18 marzo 1967 nella Capitale, aveva svolto i primi incarichi presso gli Oblati di San Giuseppe.

Romano di origine dunque, ma meranese di adozione, appassionato cacciatore, aveva guidato la comunità di Lana dove aveva assunto il ruolo di incaricato pastorale dal 1998 al 2006. Dal 16 settembre dello stesso anno era diventato parroco di Santo Spirito a Merano al posto di don Tommasi. L’opera di mediazione, come da lui stesso dichiarato più volte, era sempre stato l’obiettivo della guida di una comunità alla quale si dedicava con passione.






“Ho sempre evitato l’origine di conflitti – aveva detto – . Credo di aver insegnato ai miei parrocchiani la virtù di cercare il più possibile di andare d’accordo. Se ci sono riuscito? Io penso proprio di sì. E ne vado fiero“.

Dall’ottobre 2010 in aggiunta era diventato assistente ecclesiastico dell’Agesci (Associazione guide e scout cattolici italiani) a Merano. Nel 2014 era stato esonerato dall’incarico di parroco per motivi di salute, continuando tuttavia a svolgere il compito di collaboratore pastorale nel Decanato della città del Passirio. Aveva infatti subito un delicato intervento chirurgico che, seppure andato bene, lo aveva costretto al ritiro lasciando il suo posto al giovane don Gioele Salvaterra.

L’attenzione al mondo dei giovani e ai problemi degli emarginati era sempre stata per lui una priorità. Psicologo impegnato nel recupero delle persone con problemi di tossicodipendenza, aveva, fra l’altro, insegnato alle medie Negrelli e fondato l’associazione Amicizia e solidarietà.

Approdato a Bolzano nel 1983, dopo una serie di incontri e un finale accordo con il “Progetto Uomo” di Roma, ha dato un grande contributo allo sviluppo dell’associazione ‘La Strada – Der Weg” occupandosi del programma terapeutico dedicato proprio ai tossicodipendenti.

Sacerdote e amico molto amato e stimato, uomo di eccezionale intuitività e intelligenza, oggi in molti piangono nel suo ricordo. Le esequie si terranno giovedì 3 dicembre alle 14 nella parrocchia di Santo Spirito a Merano.



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