Società
Scuola, si conclude un anno complesso per oltre 70.000 bimbi e ragazzi

Venerdì sono terminate le attività della scuola superiore e della secondaria di I grado (media), mentre oggi, 16 giugno, andrà in archivio anche l’anno scolastico nella scuola primaria. Si conclude così un ciclo che tutti, studenti, insegnanti e genitori, ricorderanno come l’anno del Covid-19 e delle foto con le mascherine, l’anno dei disegni confortanti e della Didattica a Distanza.
Nell’attesa di conoscere i dati ufficiali degli scrutini e degli esami di Stato nelle scuole sono circa 71.267 gli studenti (22.500 nella scuola italiana, 45.616 nella scuola tedesca, 3.151 nella scuola ladina). I tre assessori alla scuola italiana, tedesca e ladina rivolgono un saluto e un ringraziamento a studenti e docenti.
“È stato un anno davvero unico, che ci ha messo di fronte a numerose difficoltà ed imprevisti – evidenziano l’assessore Giuliano Vettorato e il Sovrintendente Vincenzo Gullotta – ma siamo convinti che da ogni esperienza si debba trarre un insegnamento. Tutti noi abbiamo imparato a convivere con le mascherine, a mantenere la distanza di sicurezza e a tutelare chi è più debole di noi.
I ragazzi hanno imparato a studiare in un modo nuovo, a tradurre in pratica ciò che hanno imparato nella teoria, a cercare informazioni e notizie attendibili nella rete. Molti insegnanti – sottolineano Vettorato e Gullotta – hanno imparato ad utilizzare strumenti tecnologici nuovi, alcuni hanno scoperto di avere doti inaspettate, altri di essere punti di riferimento importanti per i propri studenti.
I genitori sono stati alleati preziosi nel sostenere i loro figli, soprattutto i più piccoli, nello svolgere le attività didattiche e nel mantenere un contatto con la scuola e i docenti. A tutte queste persone – concludono – ai Dirigenti e al personale non docente di tutte le scuole, dall’infanzia alle superiori alla Formazione Professionale, va il nostro ringraziamento e l’augurio di trascorrere una estate serena“.
“Gli insegnanti – sottolinea l’assessore alla scuola tedesca Philipp Achammer – sono dovuti passare alla didattica a distanza dall’oggi al domani ma grazie al loro impegno si è potuto garantire il diritto all’istruzione. Siamo tutti loro debitori, ma a funzionare in questa emergenza è stata comunque soprattutto la collaborazione tra l’isituzione scuola e le famiglie“.
“E‘ stata un’enorme sfida per tutti – commenta l’assessore ladino Daniel Alfreider – sia per i ragazzi che per i genitori, ma anche per gli insegnanti. E’ stato sicuramente un fattore positivo che la scuola ladina negli ultimi anni avesse fatto investimenti sulla digitalizzazione, ma abbiamo visto che c’è ancora molto da lavorare in quella direzione”.
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