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Ramadan a Bolzano, Galateo: “Autorizzato assembramento, due pesi e due misure. Cristiani e pachistani sono stati alle regole, perché loro no?”

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Bolzano, domenica 24 maggio alle ore 7.45 abbiamo già ricevuto decine di foto e video di residenti allarmati per i canti islamici profusi dagli altoparlanti nel campo da rugby in via Druso. Noi siamo per la libertà di culto sempre e per chiunque, sia chiaro.

Riteniamo però comprensibili le lamentele di chi vive lì (neanche troppo vicino) per essere stati svegliati con il suono ingombrante delle preghiere ad Allah dalle 7 di domenica per tutta la mattina e senza preavviso. Visto il numero delle persone ci chiediamo anche perché il Comune abbia autorizzato questa manifestazione religiosa (legata al Ramadan) e chi sia responsabile del rispetto del distanziamento sociale imposto a tutti noi“.

Queste le parole del consigliere comunale di Fratelli d’Italia Marco Galateo.

Abbiamo verificato la presenza di due pattuglie della Polizia Municipale e dei Carabinieri per il controllo del rispetto delle norme e il centralino della Municipale ci comunica delle decine di chiamate di lamentele ricevute dalle 7 di questa mattina. La manifestazione è autorizzata dal Sindaco, dicono al centralino della Municipale. Invece no, la decisione è stata presa dal Comitato di sicurezza provinciale. 

E’ necessario sottolineare come, al contrario, il presidente della comunità pachistana Muhammad Umar Naz, storico titolare del ristorante italiano Il Vascello, comprendendo lo spirito delle norme di sicurezza anti covid-19, abbia organizzato la celebrazione della fine del ramadan nel centro culturale islamico di viale Trento con accessi limitati e scaglionati negli orari, con la misurazione della febbre a tutti e le distanze rispettate in totale sicurezza.

Infatti anche Muhammad Umar Naz era contrario alla concentrazione di tutti i fedeli islamici in un posto solo quest’anno per prevenire i contagi di coronavirus.

“Ci teniamo a ricordare come i cattolici abbiano dovuto rinunciare a celebrare le messe e le principali festività cristiane (come la Pasqua) e oggi sia stata invece permessa questa celebrazione islamica. 

Per carità, queste persone stanno pregando (libertà sancita dalla costituzione) e non fanno nulla di male, nessuno di noi glielo vorrebbe impedire, forse però sarebbe stato meglio trovare una soluzione diversa, magari dividendo la massa tra teatri, palasport, palaghiaccio e fiera, per evitare la concentrazione di un migliaio di persone che comunque ha dovuto passare attraverso stretti varchi di entrata e uscita.

Doverosa precisazione tecnica sull’ultima legge provinciale vigente, che all’art. 1, comma 11, prevede che le manifestazioni di questo tipo siano legittime, mentre tutte le altre devono essere autorizzate dal Presidente della Provincia con ordinanza e non più dalla Questura, che ora deve essere solo informata.

Per capirci, la manifestazione di Fratelli d’Italia del 2 giugno deve passare al vaglio di Arno Kompatscher che può deciderne l’autorizzazione o meno, mentre centinaia di persone possono radunarsi su un campo di rugby dalle 7 di domenica per tutta la mattina con preghiere ad altissimo livello di decibel.

Nel frattempo si usano pesi e misure (letteralmente) diversi per i ristoratori, i baristi e gli ambulanti dei mercati”.

Sotto, un altro video postato questa volta dal consigliere di circoscrizione Diego Salvadori che sul suo profilo social ha commentato: “Il popolo dei credenti può finalmente ritornare a celebrare, ciascuno secondo le proprie liturgie e tradizioni. Noi cattolici tra mille divieti, restrizioni e regole, altri in modo più libertino, ricevendo dall’attuale governo cittadino concessioni e deroghe che accrescono inevitabilmente divisioni, confusione e senso di ingiustizia.

Anche oggi si è palesata tutta l’inadeguatezza di chi ci governa”.

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