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Nuovo modulo di autocertificazione valido dal 4 maggio: ecco cosa cambia

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Servirà ancora l’autocertificazione per giustificare i propri spostamenti durante la Fase 2.

Il modulo non cambia rispetto a quello attuale, ma è stata inserita una novità, ovvero il riferimento normativo al nuovo decreto che contiene ulteriori motivazioni che rendono legittimo lo spostamento: la visita ad un congiunto o il ritorno al proprio domicilio. 

Da lunedì 4 maggio bisognerà dunque ancora circolare con il modulo opportunamente scaricato e modificato, aggiornandolo in base al decreto del premier Giuseppe Conte del 30 aprile scorso.






I cittadini potranno modificare il modulo esistente barrando le parole «all’interno dello stesso Comune» e la parola «urgente» legata all’assistenza a congiunti o a persone con disabilità.

Fra le novità introdotte dal decreto 26 aprile 2020 c’è la possibilità di incontrare congiunti, purché venga rispettato il divieto di assembramento e il distanziamento personale di almeno un metro e vengano utilizzate le mascherine. Il congiunto deve essere residente all’interno della propria regione.

Da una prima interpretazione del Dpcm in vigore da lunedì, dopo un’ondata di proteste sui social, emerge che con “congiunti” si intendono «parenti e affini, coniuge, conviventi, fidanzati stabili, affetti stabili».

Non ci si può spostare, in ogni caso, per andare a trovare gli amici. Anche quando le visite ai congiunti sono consentite occorrerà rispettare all’interno dell’abitazione le distanze di almeno un metro oltre a indossare le mascherine di protezione.

I vigili e gli agenti accertatori in generale non possono effettuare ispezioni all’interno delle case perché si tratterebbe di violazioni amministrative. Lo prevede espressamente l’articolo 13 della legge 689/81, ma il buon senso impone in questa delicata fase l’osservanza delle misure cautelari indicate.

Sarà sempre necessario portare con sé l’autocertificazione ed eventuali documenti utili. Va ricordato che in assenza del documento sarà applicabile la sanzione amministrativa da 280 a 3.000 euro.

Scarica qui il modulo 

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