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Politica

Fase2, per Boccia sarà diffida sulle ordinanze autonome. Kompatscher: “Avanti con il ddl”

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Boccia chiede alle regioni e alle province autonome di attenersi in unità ai dettami del decreto Conte, Kompatscher ritiene l’indicazione ‘inaccettabile per la nostra autonomia che in questo modo viene ulteriormente ristretta”.

Lo stop del ministro per i rapporti con le regioni agli indipendentismi territoriali almeno fino alla metà di maggio non è piaciuto al presidente della provincia di Bolzano che ha deciso di intraprendere la strada del ddl che a livello locale porterà alle riaperture anticipate rispetto al resto del paese.

Al termine della videoconferenza indetta proprio da Boccia con i presidenti delle Regioni e delle Province autonome aleggia la maretta. L’Alto Adige non sembra l’unico ad aver chiesto ‘l’autodeterminazione’ per la ripartenza.

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Anche la provincia di Trento e alcune regioni del nord insistono per poter proseguire in solitaria la gestione economica della fase 2, ma il ministro è categorico: sono necessarie misure coerenti al Dpcm Conte, pena l’impugnazione davanti al Tar o alla Consulta delle ordinanze da parte di Roma.

Per ogni ordinanza in contrasto con il decreto governativo potrà infatti scattare una diffida con la richiesta della rimozione delle parti discordanti. Del resto Boccia non afferma di vietare alle singole realtà territoriali di perseguire una propria politica sulla gestione della fase 2, ma di attendere tutti insieme la data del 18 maggio come momento per ripartire in modo differenziato.

Andiamo per la nostra strada“, ribadisce Kompatscher, che non procederà certo con un’ordinanza impugnabile da Roma, ma che per le riaperture a livello locale percorrerà la via legislativa. Avanti dunque con la legge provinciale.

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Un ddl che prevede la riapertura anticipata all’11 maggio anziché al primo giugno di parrucchieri, estetisti e aziende di servizi alla persona, così come della vendita al dettaglio la cui apertura a livello nazionale è prevista per il 18 maggio.

Dal 25 maggio si prospetta invece la riapertura delle strutture ricettive del settore alberghiero mentre proprio il 18 maggio riapriranno ristoranti e bar.

 

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