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Buttati 9 milioni di euro dei contribuenti per le mascherine. M5S: “C’è una trattativa col produttore cinese per un recupero parziale?”

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L’Inail ha dato parere negativo in merito alle contestate mascherine di fabbricazione cinese. Così la direzione dell’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige ha dovuto bloccarne la distribuzione e l’utilizzo da parte degli operatori sanitari.

Le mascherine ci erano costate 9,3 milioni di euro più il trasporto.

Così il consigliere provinciale M5S Diego Nicolini:È una pratica consueta, nei rapporti commerciali internazionali, quella che il produttore offra al cliente una soluzione di recupero parziale in caso di problemi con la merce, anche se le colpe non fossero da imputare al produttore stesso.

A maggior ragione quando si tratti di un cliente fidelizzato, all’interno di un rapporto consolidato, come può essere Oberalp per il produttore cinese, che potrebbe quindi offrire una fornitura aggiunta di quelle mascherine che sono risultate essere idonee, quelle del tipo chirurgico. 

È in corso una trattativa di questo genere? Oltre alle dimissioni del DG Zerzer chiediamo che i responsabili si adoperino per cercare di limitare le perdite”.



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