Politica
Scaldacollo: code ai giornalai, la Lega si dissocia. “Soldi tolti all’emergenza, rischio aumento contagio”
L’iniziativa lanciata dall’assessore provinciale alla Salute Thomas Widmann e dalla Asl locale di distribuire gratuitamente migliaia di scaldacollo agli altoatesini come strumento di prevenzione per il contagio da Covid-19, non piace alla Lega che con un nota, afferma di volersi dissociare da quanto finora predisposto a tal proposito dall’Azienda sanitaria.
Il motivo? Secondo il Carroccio non solo la decisione sarebbe azzardata per il rischio di assembramento nei punti vendita presso i quali gli scaldacollo da oggi possono essere ritirati gratuitamente, favorendo così il contagio, ma anche perché quanto investito nell’operazione di blanda prevenzione avrebbe potuto essere destinato ad altre forme di sostegno ai cittadini nella specifica situazione di emergenza.
“Nelle ultime ore – fanno sapere in una nota – il Gruppo Consiliare Lega Salvini Alto Adige Südtirol si è dissociato dalla decisione dell’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige di distribuire scaldacollo alla popolazione, nell’intento, secondo l’ASL, di rafforzare le misure di prevenzione già in atto.
Ribadisce la necessità di rafforzare l’impegno e di renderlo sempre più efficace. Come già affermato, riteniamo più opportuno investire fondi nell’acquisto di strumenti di aiuto per i cittadini più deboli, in questo grave momento di emergenza che coinvolge anche il territorio altoatesino“.
Dal canto loro, il responsabile del Coordinamento medico provinciale Coronavirus Marc Kaufmann e il direttore sanitario Pierpaolo Bertoli avevano specificato come un foulard o uno scaldacollo non garantissero la protezione assoluta.
“Diversi accorgimenti possono contribuire comunque a ridurre il rischio di infezione – avevano però sottolineato – specialmente se si rispettano le consuete misure preventive come la distanza di sicurezza e il lavaggio frequente delle mani”.
“La situazione è grave, molto grave. Se il tasso d’infezione rimarrà ai livelli attuali, nel giro di pochi giorni i nostri ospedali saranno saturi”, aveva inoltre ammonito l’assessore provinciale alla sanità Thomas Widmann.
Tuttavia, la scelta ha sollevato le critiche non solo da parte del partito di Salvini ma anche del Team Koellensperger, secondo cui “Utilizzare le bandane e perfino le mascherine è utile soprattutto per chi è già ammalato, non tanto per tutelare chi è sano. Il tutto mentre negli ospedali si vanno ad esaurire le scorte di mascherine e tute protettive”.
Il costo totale dell’operazione ammonterebbe infatti a circa 700mila euro.
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