Jogging, passeggiate e Coronavirus, il ministero: “Da soli si può. Ma meglio restare a casa”

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L’obbligo di restare chiusi in casa (tranne eccezioni) non è cambiato, ma l’ultima circolare del decreto del ministero dell’Interno datata 12 marzo 2020 e firmata dal capo di gabinetto Matteo Piantedosi, ha fatto chiarezza su quelle che sono le azioni permesse nell’ambito delle attività all’aperto e degli spostamenti personali.

Si può? Quanto e come? La risposta sta in due parole: prudenza e distanza. Di almeno un metro. Le passeggiate e l’attività sportiva all’aria aperta non sono dunque state vietate, purché vengano rispettate le regole base per limitare la possibilità di contagio da Covid-19.

Attenzione però. Come ha sottolineato anche il ministro per la Salute Francesco Boccia, “Più stiamo in casa e meglio è. Una norma che vietasse di uscire per la spesa ma anche per un giro del palazzo o per portare fuori il cane non avrebbe avuto senso, ma andare a cena da amici non è consigliato. La passeggiata al parco va bene, ma già a correre si mettono in difficoltà gli altri. Meglio restare in casa”.

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Restano quindi vietati i luoghi affollati e le visite a parenti, amici e conoscenti. Perché poi evitare di fare jogging? Un eventuale infortunio rischerebbe di mettere in difficoltà il sistema sanitario locale già gravato da una situazione di emergenza da contagio.

In ogni caso è necessario portare con sé l’autocertificazione che serve sempre per giustificare qualsiasi spostamento, sia a piedi che con un mezzo.

Nessuna idicazione infine sui luoghi. Parchi, giardini, spiagge o prati non importa, basta essere consapevoli che lunghi spostamenti dalla propria abitazione per raggiungere questi luoghi difficilmente sono giustificabili alle forze dell’ordine che effettuano i controlli.

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