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Bolzano

Lungodegenti in case di riposo: l’abuso delle rette continua. Puglisi Ghizzi: “Stop all’estorsione”

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Se ne è parlato ampiamente lo scorso inverno, quando il consigliere comunale di CasaPound Maurizio Puglisi Ghizzi sollevò la questione spinosa, ma sentita da molti, relativa all’abuso delle rette per i lungodegenti gravi ricoverati nelle case di riposo altoatesine (“Il mio dramma e di altri 60”: prosegue la battaglia di Puglisi Ghizzi. Oggi il presidio per i diritti dei lungodegenti”).

Più volte è stato scritto che l’inosservanza delle leggi nazionali a tutela dei malati gravi in lungodegenza in Alto Adige è già un problema serio. Altrove nel Belpaese le spese sono coperte, per legge, dallo Stato. In provincia di Bolzano il tutto è carico dei parenti e il costo può raggiungere cifre elevate (anche 1500/1600 euro al mese).

Non so bene cosa passi per le teste del dottor Zerzer, Direttore generale dell’ASL, dell’ Avv. Cappello direttore dell’ufficio legale della stessa e dell’assessore responsabile alla Sanità, riguardo alla situazione dei Lungodegenti in Coma e Coma Vigile costretti al pagamento delle rette non dovute e che rappresentano una vera e propria estorsione ai pazienti ed alle loro famiglie.






Nonostante il 2 febbraio 2020 sia uscito ufficialmente sulla stampa il parere legale richiesto dallo stesso Zerzer e che palesemente dava ragione – in base alla Legge (Costituzione, Consiglio di stato e numerose sentenze dalla Cassazione giù) – ai pazienti ed alle loro famiglie, chiarendo che le rette mascherate dietro la classificazione di “quote alberghiere” NON sono dovute ed applicabili in quanto si tratta di pazienti (ammalati) con diritto alle cure sanitarie gratuite, nulla è stato fatto.

Vorrei comunicare a Zerzer che se entro domani non ottengo una risposta chiara, efficace ed immediata con una soluzione alla questione, dopo aver convocato la stampa, intendo nei prossimi giorni andare personalmente nei suoi uffici, senza appuntamento a confrontarmi de visu con lui ed i suoi collaboratori, non accettando nulla che possa fermarmi anche a costo di sfondare porte o interrompere riunioni.

Non accetto – in questo particolare momento – scuse del tipo “emergenza Virus” o altro. Zerzer è un amministrativo, come del resto il suo legale Avv. Cappello, perciò non credo siano in prima linea ad assistere i contagiati, e, se vogliamo dirla, l’organizzazione e la gestione TARDIVA dell’emergenza non è stata certo all’altezza dei compiti e degli emolumenti di tutti i responsabili politici.

Perciò, trovino il tempo per sanare una situazione divenuta emergenza insopportabile per tutte le nostre famiglie ed i nostri cari.

Politici e politicanti, amministratori e legali, specialmente in Alto adige, si tengano lontani dal gestire questa emergenza, negli ultimi anni sono stati capaci solamente di tagli alla sanità quella vera, hanno cercato di chiudere ospedali (come Vipiteno), non sono stati capaci di trattenere, ed in altri casi, assumere personale medico e sanitario, mirando esclusivamente a cercare una competenza che, per legge non hanno sulla Sanità.

Trattandosi di una legge nazionale, che prevede la gratuità di tutte le cure ai pazienti in coma e coma vigile, e ripeto, NON avendo la Provincia competenza primaria sulla Sanità, basta una semplice comunicazione alle strutture sanitarie che accolgono i malati di inviare la “quota alberghiera” all’ASL di competenza.

E’ un atto di bassezza morale e vigliaccheria non prendere una decisione immediata visto che la Legge è chiara, visto e sentito il discorso del Presidente Conte ieri ( “VIVIAMO IN UN SISTEMA IN CUI NOI GARANTIAMO LA SANITA’ E IL DIRITTO ALLA SALUTE ED ALLE CURE A TUTTI, E’ UN FONDAMENTO ED UN PILASTRO, DIREI, LA CARATTERISTICA DEL NOSTRO SISTEMA DI CIVILTA’”) ed in particolare vista la situazione lavorativa ed economica del momento.

Si ricordino Zerzer ed i responsabili legali e politici dell’ASL e della Sanità Altoatesina che non tutti sono pagati dalla Pubblica Amministrazione indipendentemente dalla gravità del momento. Molti di noi, proprio a causa delle misure intraprese, non possono lavorare e mantenere la propria famiglia ed in particolare non possono più pagare queste rette NON DOVUTE che illegalmente la provincia autonoma ci estorce attraverso terzi, per non prendersi nemmeno la responsabilità di un cosi grave atto“.

Sotto, il consigliere di CasaPound Maurizio Puglisi Ghizzi

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