Bolzano
Verifiche rischio cedimenti su ala del S. Maurizio. Sospesi anche gli scavi per il nuovo ospedale

Attenzione puntata sull’ospedale San Maurizio di Bolzano dove un’ala sembrerebbe essere stata evacuata a titolo precauzionale per verifiche sulle possibilità di cedimento di parti dell’edificio.
Da molti mesi alcune ditte hanno ricevuto l’incarico di scavare in prossimità dell’area interessata, per i lavori di modernizzazione in vista dell’apertura del nuovo nosocomio cittadino.
Pare che la struttura, un edificio di sei piani, sia sotto stretto monitoraggio da qualche settimana per tutti gli accorgimenti necessari al suo stato di manuntenzione ottimale. Nessun allarme dunque.
Da alcuni giorni però, sembra si sia aperta una fessura di circa 10 centimetri, dicono visibile a occhio nudo, tra l’edificio e la struttura che ospita il reparto infettivi. Pare anche che da una falda uscisse una quantità eccessiva di acqua che avrebbe creato qualche problema al proseguimento di alcuni lavori all’interno dell’area cantieristica.
Al momento gli scavi sono stati sospesi in attesa di ulteriori verifiche statiche e la zona è stata transennata per motivi di sicurezza.
Recita una nota di conclusione della prima supervisione da parte degli ingegneri della Provincia di Bolzano:
“Riscontrato che l’emungimento della falda, nonostante il palancolato in opera, induce un fenomeno di subsidenza del sistema fondazionale dell’edificio, per precauzione si sono sospese le operazioni di costruzione del canale di servizio e prima di proseguire con altre lavorazioni l’amministrazione committente ha disposto l’esecuzione di un intervento di consolidamento dei terreni a mezzo iniezioni.
La natura del movimento è caratterizzata da una lenta rotazione rigida del corpo di fabbrica che, come riscontrato nelle precedenti perizie tecniche eseguite dal comprensorio sanitario e dal monitoraggio dell’edificio in condizione indisturbata, ha una tendenza a progredire a tempo infinito.
In relazione alla stabilità globale dell’edìficlo, si dichiara che, nonostante quanto suddetto, non persistono pericoli alla stabllttà dell’edificio dovuti all’attuale situazione del cantiere. Gli effetti dell’incremento del movimento potrebbero generare piccoli disservizi (come già verificatosi nel mese di aprile) relativamente agli impianti che si trovano in corrispondenza del giunto tra il blocco M2 ed il blocco M3.
L’ intervento di consolidamento è previsto abbia inizio i primi giorni di ottobre 2019 e dopo una prima fase di assestamento del terreno che dovrà smaltire le pressioni interstiziali, ridurrà sensibilmente la tendenza deformativa della fondazione del fabbricato e la sua dipendenza dalle escursionl stagionali della falda sotterranea“.
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