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Baby Shark, il tormentone estivo servito a colazione

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Baby Shark the doo dooo dooo dooo…l’hai letta cantando, vero?

Nata come una canzoncina inglese per bambini, Baby Shark è un vero e proprio tormentone. Impossibile non averla sentita, cantata e ballata durante l’estate. 

In realtà, prima di arrivare in Occidente, il brano è diventato famoso nel 2015, in Corea del Sud. Ideato da Pinkfong, brand di intrattenimento della compagnia coreana SmartStudy, un colosso che crea una mole di contenuti multimediali dedicati ai bambini da 7 miliardi di views all’anno.

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A riproporlo nel corso degli anni sono stati moltissimi nomi conosciuti del pop coreano, che lo hanno condiviso e riproposto, rendendolo un vero e proprio caso nazionale. Da noi è stato condiviso anche da papà Fedez che se la canta e balla insieme al piccolo Leone.  

Canzoncina finita anche nella “Billboard Hot 100″, la classifica dei brani più venduti negli Stati Uniti. Un brano semplice e orecchiabile che ti entra in testa e non se ne va più. Versi di due/tre parole che si ripetono in continuazione, ha iniziato il suo successo sul web raggiungendo velocemente più di 2 miliardi di visualizzazioni. E mentre tutti la ascoltavamo su YouTube, sui social iniziava la maratona dei “challenge” per mettersi alla prova ballando la coreografia della “Baby Shark Dance”.

Dopo l’arrivo di un peluche ispirato al famoso squaletto, con tanto di musichetta incorporata, arriva l’idea di Kellogg’s che annuncia l’uscita di un’edizione limitata di cereali ispirati a Baby Shark,, la canzone che fa impazzire i bambini.

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Venduti solo negli Stati Uniti, in esclusiva per la catena Sam’s Club e per Walmart, saranno disponibili da metà settembre e proposti sugli scaffali a circa 6 dollari a scatola. 

I cereali saranno composti da anellini colorati aromatizzati ai frutti di bosco e marshmallow Non si esclude che arriveranno presto anche in Italia, per la gioia di grandi e piccini. 

Erin Storm, direttore marketing di “All Family Cerea”l di Kellogg’s, ha spiegato che i cereali sono un modo per “allargare, in modo gustoso, il senso di gioia che questa canzone trasmette alle famiglie”

Ma cosa si nasconde dietro al successo virale di Baby Shark?

 
Se lo sono chiesto in molti. Baby Shark ha tutto quello che deve avere una hit per catturare i ragazzini: il ritmo, la coreografia, i temi e la ripetitività. E la conclusione è che i meccanismi della viralità sul web sono ancora molto misteriosi. 

Pediatri e pedagogisti spiegano che i tormentoni ripetitivi che finiscono per sfiancare i genitori, sono invece molto rassicuranti per i bambini piccoli: amano le canzoncine sempre uguali, che si ripetono nelle strofe cambiando solo poche parole e gli permettono di incasellare il mondo in categorie ben definite.

Baby Shark è amatissima dai piccoli, ma ha anche dai genitori! Che un po’ la odiano, ma che non riescono a smettere di canticchiarla, un po’ come succedeva con il pulcino Pio. 

Oggi la famigliola di squali, a tre anni dalla sua uscita, ha accumulato più di due miliardi di views sul video originale, riuscendo ad essere uno dei video più visti nella storia di YouTube: sono uscite linee di giocattoli a tema e la casa di produzione coreana non intende fermarsi a colazione. 

In preparazione anche un cartone animato prodotto dalla CNN, in onda già da questo autunno. 

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