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Bolzano

La Svp boccia il piano finanziario per le associazioni. La delusione di Ploner (Team K)

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L’esito non era scontato, ma la Svp ha posto il suo veto: la quarta commissione legislativa del Consiglio provinciale ha respinto il disegno di legge del consigliere provinciale Alex Ploner (Team Köllensperger), che mirava a introdurre il principio del finanziamento pluriennale per le associazioni di volontariato.

La seduta di ieri (14 giugno) si è aperta con una lunga discussione sul tema del volontariato in Alto Adige.

Ne è stata più volte sottolineata l’importanza e anche il principio di dare alle associazioni una sicurezza finanziaria nella pianificazione delle proprie attività non ha ricevuto commenti negativi tra i membri della commissione.

Ciò nonostante è arrivato il voto negativo da parte dei consiglieri dell’Svp (Jasmin Ladurner, Helmuth Renzler, Franz Locher e Manfred Vallazza)“, ha detto Ploner.

Alex Ploner è amareggiato per il rifiuto (4:4 – il voto della presidente Ladurner vale doppio): “Da anni i rappresentanti delle associazioni chiedono a gran voce una forte riduzione della burocrazia nel volontariato e una maggiore sicurezza finanziaria per poter pianificare le attività.

I componenti della Giunta provinciale e della maggioranza non perdono mai l’occasione di lodare i 150mila altoatesini che si impegnano nel volontariato e li invitano a continuare nelle proprie attività.

Con questo disegno di legge, la maggioranza avrebbe potuto finalmente passare dalle parole ai fatti. Per me e per i membri della commissione che hanno sostenuto questo ddl con voto favorevole (Brigitte Foppa, Diego Nicolini, Franz Ploner e Sandro Repetto) sarebbe stato un importante e forte segno di apprezzamento e sostegno nei confronti del volontariato“.

La proposta di Ploner di allestire al più presto un tavolo di lavoro sul volontariato è stata presa in considerazione dai consiglieri della Svp.

Tuttavia, la bocciatura di ieri lascia l’amaro in bocca e la sensazione che le richieste di chi fa volontariato in Alto Adige non vengano ascoltate dai vertici della politica locale.

A questo punto non resta che attendere il dibattito in aula, l’ultima occasione per approvare il testo del disegno di legge“, conclude.

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