Politica
Euromaratona: ore 03.50 – Ultime proiezioni della notte, scendono valori ma Lega ancora in testa
Euromaratona – Ore 03:50: Elezioni europee 2019, ultime proiezioni della notte
Euromaratona – Ore 03:10: Elezioni europee 2019, ultime proiezioni della notte
Euromaratona – Ore 02:40: una maggioranza all’interno del Parlamento europeo ci potrebbe essere, e molto ampia. I voti persi dai popolari e dai socialdemocratici sono stati presi dai Verdi e dai liberaldemocratici in ascesa. Nuova proiezione in grafico del Parlamento. Per la prima volta nella storia del Parlamento europeo il Partito popolare e i socialisti dovranno dunque fare i conti con queste due nuove forze.
Un segnale di vera novità dal fronte giovanile e da parte dei governi di una maggiore attenzione all’agenda climatica e dal fronte liberale certamente aiutato dalla presenza al suo interno di En Marche (La République En Marche) di Macron, che pure ha perso la battaglia contro Le Pen in Francia.
Il numero dei seggi momentaneo secondo l’ultima proiezione:
Al momento sono state scrutinate circa il 30 per cento delle sezioni, ovvero 18mila su 61mila sezioni.
Lega al 32,28%
Partito Democratico 25,18%
MoVimento 5 Stelle 16,90%
Forza Italia 7,86%
Fratelli d’Italia 6,39%
Mancato raggiungimento del quorum per:
Più Europa 3,41%
Europa Verde 2,48%
La Sinistra 2%
Partito Comunista 0,90
Svp 0,63
Altri partiti 2%
Euromaratona – Ore 02:20: Proiezione del voto italiano che ci restituisce un’Italia spaccata a metà con un’affluenza al Sud e alle isole molto bassa e più alta al Nord.
La disaffezione verso il voto europeo del Sud e un certo scetticismo verso l’Europa che continua a serpeggiare. Netta inversione di tendenza per il Partito Democratico presentatosi con una lista unitaria secondo la strategia di Luca Zingaretti.
I risultati parziali per circoscrizione, comnciando dall’Italia Nord-occidentale (Circoscrizione 1):
Euromaratona – Ore 01:50: in Trentino e in Alto Adige è andato a votare il 10 per cento in più di elettori rispetto alle scorse elezioni europee del 2014 quando a votare era andato il 34,74 per cento. Mentre in provincia di Bolzano il dato è particolarmente alto, con ben più del 50 per cento di affluenza alle urne (50,19, ovvero il 13 per cento in più rispetto a cinque anni fa), in Trentino questo si attesta come molto positivo con più del 40 per cento (41,52% contro il dato del 33 per cento nel 2014).
A Trento città ha votato il 15,84 per cento degli aventi diritto (13,84 nel 2014), Pergine ha registrato invece il 15,52, Riva il 17,19, Rovereto il 17,11% (15,79 cinque anni fa).
Nel frattempo, dalle ulteriori proiezioni la forbice a livello nazionale si è allargata. Continua il “volo” della Lega come primo partito al 32,9 per cento e anche qui parliamo di dieci punti percentuali in più rispetto al Pd, fermo al 22,2. Fuori per il momento Più Europa che non raggiunge la soglia minima del 4 per cento.
Euromaratona – Ore 01:15: il vice premier Matteo Salvini parla in una conferenza stampa post elettorale che va in onda in diretta anche su Facebook.
“E’ un successo incredibile non solo quello della Lega in Italia: solo cinque anni fa i giornali parlavano di un Carroccio in via di estinzione e adesso siamo il primo partito a Nord e a Sud. Abbiamo percentuali sopra il 50 per cento in tantissime città. Siamo il primo partito di un grande Paese e vedremo di fare valere in Europa i diritti di un grande Paese.
Quello di Marine Le Pen è il primo partito in Francia e Brexit Party, il partito di Nigel Farage è il primo in Gran Bretagna. Questo è il segno di un’Europa che cambia, che si è stufata dell’UE serva dei poteri forti, delle élites e della finanza delle multinazionali e quindi da domani il nostro lavoro raddoppia“.
E ancora: “Questo consenso non verrà usato per regolamenti di conti interni. Il mio avversario era e rimarrà la sinistra che ha governato male in Italia e in Europa. Gli alleati di governo per me sono amici con cui da domani si torna a lavorare serenamente abbassando i toni.
Conto di riprendere in mano domattina il contratto di governo e di riprendere in mano tutti i punti rimasti in sospeso: la riduzione delle tasse, le autonomie, il Decreto sicurezza, le grandi opere bloccate, il decreto sblocca cantieri, il decreto crescita, il sostegno ai disabili e alle famiglie.
Sarà un periodo economico complicato ma faremo valere in Europa il diritto al lavoro, alla vita, alla sicurezza. Qualcuno ha negato le radici giudaico cristiane di questa Europa, sono stato sbeffeggiato ho prova a testimoniare una fede in un futuro migliore che i burocrati e banchieri europei ci volevano negare.
Ogni singolo voto le le italiane e gli italiani ci hanno dato, da Nord a Sud, non verrà usato per chiedere mezza poltrona in più in Italia ma per provare a cambiare l’Europa. Le regole e i vincoli europei vanno cambiati assieme all’austerità, alla precarietà e alla disoccupazione. Contiamo di avere alleati in Francia, Germania, Olanda, Belgio, Gran Bretagna, Svezia e Finlandia per un futuro basato sul lavoro, sui diritti, sulla speranza, sulla Salute“.
Euromaratona – Ore 01:00: Altra proiezione per le votazioni in Italia. Lega sempre il primo partito sopra il 30 per cento. In calo il MoVimento 5 Stelle.
Euromaratona – Ore 00.30: Risultato provvisorio della composizione del Parlamento europeo 2019-2024.
La prima proiezione presenta un mix di dati riferiti a nove paesi:
Partito Popolare 178 seggi su 751 (registra un arretramento), collegati in Italia con Forza Italia
Socialdemocratici 152 seggi (erano 185), collegati in Italia con il Partito Democratico
Liberaldemocratici 108 seggi (erano 69), collegati in Italia con Più Europa e Italia. Bene Comune di Federico Pizzarotti
Verdi con 62 seggi (boom registrato soprattutto in Francia e Germania)
Polo conservatore arretrano con 51 seggi al momento attribuiti contro i 77 assegnati nelle elezioni del 2014 (scarsa performance dei Tories inglesi)
Gruppo dell’Europa delle Libertà e delle Nazioni che fa riferimento alla Lega in Italia e al ressemblement national di Marine Le Pen in Francia con 55 seggi contro i 38 del 2014
Gruppo della Libertà e della Democrazia diretta che vedeva rappresentati il MoVimento 5 Stelle e il vecchio Ukip, poi sciolto e confluito nel nuovo Brexit Party con 53 seggi (20 in più rispetto al 2014).
L’affluenza confermata al 50,5 per cento. Quaranta anni fa la prima elezione del Parlamento europeo dove l’affluenza si era attestata intorno al 60 per cento.
Euromaratona – Ore 00.00: Secondo exit poll
Lega tra il 27 e il 31 per cento
Partito Democratico tra il 20,5 e il 24, 5 per cento
Movimento 5 Stelle tra il 18,5 e il 22,5 per cento
Forza Italia tra l’8 e il 12 per cento
Fratelli d’Italia tra il 5 e il 7 per cento
Più Europa/Italia in comune tra il 2,5 e il 4,5
Europa Verde/La Sinistra tra 1 e 3 per cento
Partito Comunista tra 0,5 e 1,5 per cento
Popolari per l’Italia tra 0 e 1 per cento
Forza Nuova tra 0 e 1 per cento
Altre liste tra 1,5 e 3,5 per cento
Euromaratona – Ore 23.40: Nel Regno Unito i primi exit poll danno Brexit party, il neo nato partito di Nigel Farage sorto sulle ceneri del vecchio Ukip al 37 per cento.
Ma il risultato britannico parla di una polarizzazione intorno al principio di pro e anti Brexit: al secondo posto ci sono i liberal-democratici pro Europa poco distanti a livello percentuale.
In Grecia si è sopra il 30 per cento di voti scrutinati che sostanzialmente confermano Nea Demokatia con il 33 per cento mentre al secondo posto c’è Siriza Tsipras. Si è annunciato il voto anticipato previsto per il 30 giugno. L’estrema destra di Alba dorata dimezza invece i voti rispetto al 2014.
In Ungheria viene confermato il trionfo di Viktor Orban con il 52,3 dei voti esclusi quelli postali che sono circa 100mila.
Mancava la Polonia dove a vincere è l’ultraconservatore Pis – Diritto e Giustizia, che non ha arretrato ma ha tenuto al 42,4 per cento con 24 seggi. Si tratta del partito polacco di destra, di ispirazione conservatrice, moderatamente euroscettico. Il PiS è stato fondato dai gemelli Lech e Jarosław Kaczyński.
22 seggi e poco più del 39 per cento per l’opposizione Coalizione europea, a forte vocazione europeista, nata allo scopo di bloccare l’ondata populista, sovranista ed euroscettica. il PiS si è detto pronto a discutere un’alleanza con la Lega di Matteo Salvini e con il partito di estrema destra spagnolo Vox, ma esclude un’alleanza al Parlamento europeo con Marine Le Pen, che è alleato dello stesso Salvini.
Euromaratona – Ore 23.15: Stop al voto, i seggi chiudono ed è l’ora dello spoglio in Italia. In molti Paesi dell’Unione, come la Finlandia, le urne si sono già chiuse e quindi sono già stati diffusi i primi exit poll e le prime proiezioni.
L’affluenza più alta degli ultimi due decenni.
E secondo i primi exit poll ecco i risultati in Italia:
Lega Salvini Premier tra il 27 e il 31 per cento
Partito Democratico tra il 21 e il 25 per cento
Movimento 5 Stelle tra il 18,5 e il 22,5 per cento
Forza Italia tra l’8 e il 12 per cento
Fratelli d’Italia tra il 5 e il 7 per cento
Più Europa/Italia in Comune tra il 2,5 e il 4,5 per cento
Euromaratona – Ore 22.45: Sulla composizione del nuovo Parlamento europeo si cominciano a fare in questi minuti le più diverse congetture. I 751 eurodeputati, nonché la maggioranza del prossimo Parlamento europeo dovrà basare rapporti e attività su equilibri diversi rispetto a quelli che finora hanno retto il dominio del Ppe e del Pse.
I filo europeisti sono in calo rispetto al 2014 a partire dal risultato deludente di Angela Merkel in Germania dove il suo Cdu-Csu è rimasto il primo partito tedesco, ma con il risultato più basso di sempre.
Nel nuovo Parlamento socialisti e popolari sono senza maggioranza.
Non va meglio al centrosinistra europeo, che per il momento non superano i 141 seggi nonostante il boom dei Verdi o dei liberali dell’Alde.
A permettere al Ppe di tornare politicamente a respirare con una maggioranza stabile sarebbero in questo caso le forze sovraniste come ad esempio il partito del presidente ungherese Orban i francesi della Le Pen e i leghisti di Salvini.
I dati dell’Italia da questo punto di vista diventeranno molto importanti nel caso la Lega dovesse superare il 30 per cento.
Euromaratona – Ore 22.15: Proseguono le analisi per le prime proiezioni. La situazione attuale della potenziale composizione del Parlamento europeo da 751 seggi.
Euromaratona – Ore 22.00: “Chiediamo questa sera lo scioglimento dell’Assemblea Nazionale“, queste le prime parole di Le Pen in sorpasso su Macron in Francia. Ovvero, la leader della destra estrema francese afferma di voler chiedere lo scioglimento del Parlamento.
Stavolta il distacco dal partito della maggioranza, La Republique en Marche, è più contenuto rispetto al primo vantaggio del 2014 (23-24% contro 22-23%) ma per Le Pen questa resta in ogni caso una grande rivincita dopo la sconfitta alle ultime presidenziali.
Nel frattempo in Finlandia, dove i seggi sono già stati scrutinati e lo spoglio completato (era stato annunciato che non si sarebbero aspettate le 23 per rendere pubblici i risultati) a trionfare sono i popolari. Al secondo posto c’è il partito socialdemocratico con il 16,7%, seguito dai Verdi con il 14,4%.
Pre Europa – Ore 21.30: le proiezioni parlano del sorpasso a sorpresa di Verdi e Liberali. I primi con circa 71 seggi (+19) in proiezione mentre i secondi, del gruppo Alde, dovrebbero avere conquistato 102 seggi (+33). Popolari giù: con 173 seggi scendono per la prima volta sotto quota 200 (- 43).
Curiosità: abbiamo nel 2019 la più alta partecipazione degli ultimi 20 anni. In 27 Stati l’affluenza media nell’Ue è stata del 51%.
La Danimarca vede ad esempio crollare i popolari a vantaggio dei socialdemocratici. In Romania testa a testa tra i socialdemocratici al governo (Psd) e il principale partito di opposizione, il Pnl (Partito nazionale liberale): entrambi si attestano, secondo i primi dati, al 25,8%.
Ai socialisti va anche Malta, che vede avanti il partito di Muscat. Fortino “popolare” rimane la Finlandia: i conservatori del partito Kok sono in testa con il 20,9%, secondi i socialdemocratici con il 16,7. Stabile l’estrema destra al 13,1%.
Ultimi ma non meno importanti: in Slovacchia i socialdemocratici sconfitti, la Lettonia euroscettica fa vincere Dombrovskis (l’uomo che aveva accusato l’Italia di essere la «lumaca d’Europa» per colpa del governo). In Belgio, dove si vota anche per il Parlamento federale, i Verdi sono dati in ascesa.
Pre Europa – Ore 21.00: I primi exit poll dei principali Paesi europei indicano in Francia una Marine Le Pen verso il trionfo con il 23,2%, mentre in Germania a essere in vantaggio è il Cdu di Angela Merkel con il 27,5 (-7% rispetto al 2014).
In Spagna i socialisti del premier Pedro Sanchez sono in testa al 28,4%, crolla invece il Partito popolare inabissato al 17,3%. Non ce la fa l’estrema destra di Vox che dal 13% delle ultime elezioni scende al 6,5.
In Austria invece, dopo la caduta del governo si riprende alla grande il Partito popolare di Sebastian Kurz (Oevp al 34,5%) in vantaggio di addirittura 7 punti rispetto a cinque anni fa. Seguono i socialdemocratici dell’Spoe con il 23,5%. A sorpresa e nonostante lo scandalo che ha recentemente investito il suo leader Strache, l’estrema destra dell’Fpoe arriva al 17,5%, poco meno di quel 19,7 ottenuto nel 2014.
Il centrodestra di Nea Dimokatia (ND) con Kyriakos Mitsotakis sfonda in Grecia con il 36% mentre il presidente Viktor Orban in Ungheria, con il partito Fidesz, viene dato nelle stime al 56%.
In Irlanda il centrodestra liberale di Fianna Fáil è in calo mentre sono in grande crescita i Verdi.
In Croazia i centristi HDZ e i socialdemocratici SDP, hanno entrambi perso più dieci punti rispetto alle precedenti elezioni europee, mentre il nuovo partito populista Scudo Umano (ŽZ), alleato del Movimento 5 Stelle, è riuscito a superare la soglia di sbarramento, fissata al 5 per cento.
Dalle 22 di questa sera La Voce di Bolzano dà il via alla maratona notturna che racconterà in diretta i risultati delle elezioni Europee.
Sul giornale e sulla nostra pagina Facebook tutti i dettagli sulle votazioni in tempo reale per una lunga diretta che racconterà come cambieranno gli equilibri nel Continente fra meno di 24 ore.
In un’Unione sempre più divisa tra venti sovranisti e spinte europeiste La Voce di Bolzano presenterà man mano i dati dello spoglio in particolare per i seggi regionali e dell’Alto Adige.
Al voto sono state chiamate più di 400 milioni di persone per decidere chi governerà la nuova Europa. Per essere precisi, 427 milioni i cittadini chiamati alle urne per eleggere 751 eurodeputati.
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