Economia e Finanza
Fisco troppo burocratico: per pagare le imposte servono 238 ore l’anno
Il problema delle PMI non è soltanto il carico fiscale eccessivo, ma anche il fatto che le imposte siano così burocratizzate da richiedere 238 ore l’anno per il disbrigo delle pratiche.
Lo ha evidenziato Rete Imprese Italia nel corso dell’Audizione conoscitiva sul processo di semplificazione del sistema tributario presso la Commissione Finanze e Tesoro del Senato.
CNA Trentino Alto Adige condivide la battaglia e invita le Province di Bolzano e Trento a fare da apripista in Italia con misure che mirino prima alla semplificazione delle procedure e poi alla sburocratizzazione, evitando di digitalizzare “sic et simpliciter” le procedure attuali, cambiando solo il mezzo per espletare la pratiche, ovvero Internet e pc al posto della carta, ma non il contenuto della pratiche stesse.
“Oggi l’Italia, oltre ad essere in testa nell’Ue per la pressione fiscale, mantiene il record negativo anche per la burocrazia fiscale: per pagare le tasse servono 238 ore l’anno, 79 ore in più rispetto alla media dei Paesi Ocse – spiega Claudio Corrarati, presidente della CNA Trentino Alto Adige -. Ridurre le complessità e il peso degli oneri fiscali è condizione fondamentale per accompagnare lo sviluppo delle imprese. Il sistema fiscale italiano è farraginoso e barocco, una vera e propria giungla: va ripensato anche in funzione del tessuto economico del Paese composto per il 98 per cento da micro e piccole imprese”.
Secondo la CNA regionale la semplificazione del sistema tributario non può limitarsi ad interventi spot ma deve basarsi su alcuni capisaldi: il riordino in testi unici di tutte le disposizioni fiscali per tipologia di soggetto, la stabilità delle disposizioni che impongono adempimenti fiscali, la non retroattività delle disposizioni tributarie e la “costituzionalizzazione” dello Statuto del contribuente, l’accorpamento dei tributi che fanno riferimento alla medesima base imponibile, come IMU, TASI e IRAP.
“Dopo che con il passaggio dalla fatturazione cartacea a quella elettronica – prosegue Corrarati – le imprese hanno dimostrato capacità di adattamento alle innovazioni tecnologiche che permettono un controllo puntuale delle singole posizioni dei contribuenti, tocca al Fisco mostrare analogo impegno abrogando o rimodulando una serie di norme che, nel corso degli ultimi anni, hanno creato danni finanziari alle imprese”.
Il riferimento è al regime IVA dello split payment e del reverse charge e alla ritenuta applicata sui bonifici che danno diritto a detrazioni d’imposta.
“In questo contesto, le Province autonome di Bolzano e Trento hanno competenze sufficienti per un riordino burocratico che tenga conto delle difficoltà delle micro e piccole imprese a star dietro all’immensa mole di burocrazia necessaria anche per pagare le imposte”.
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