Politica

Berlusconi: “Voglio salvare l’Italia come nel ’94. Siamo all’anticamera della dittatura”

Pubblicato

6 anni fa

11 Novembre 2018

Redazione

Foto latinaquotidiano.it

Condividi questo articolo

Non si ferma la “battaglia per la democrazia” ingaggiata dall’ex premier e leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, che a Roma, in apertura del congresso dei giovani di Forza Italia, attacca nuovamente il MoVimento 5 Stelle al governo.

“C’e’ un’aria di illibertà, siamo in una democrazia illiberale, anticamera della dittatura, se continua così“.

“Dopo aver salvato l’Italia dagli eredi dei comunisti nel ’94 – ha aggiunto-, sono ancora in campo per dare un contributo al nuovo salvataggio dell’Italia“.

Pubblicità - La Voce di Bolzano

Il Silvio nazionale afferma di condividere queste preoccupazioni “unitamente al Pd“, continuando a paventare, come la più subdola delle Cassandre, un’imminente caduta del governo e sottolineando ancora una volta il fatto che Salvini si accorgerà presto di non poter tradire il programma del centrodestra presentato ai suoi elettori.

Un tema, quello della imminente caduta dell’esecutivo nazionale e della necessità di un ritorno di Salvini nell’alveo del centrodestra, caro anche alla coordinatrice regionale di FI Michaela Biancofiore, già intervenuta qualche settimana fa con analoghe dichiarazioni nel corso di un talk politico su LA7.

“Sento un’aria pesante – conclude Berlusconi – siamo tornati al 1994 con una grave situazione di pericolo. I grillini aggiungono al loro vetero comunismo anche una smodata invidia sociale e una assoluta ignoranza e non conoscenza dell’amministrazione pubblica“.

Pubblicità - La Voce di Bolzano

Non è dello stesso avviso il ministro dell’Interno e vice premier Matteo Salvini, che a margine della sua visita a Eicma, il salone delle due ruote di Milano replica:

“Io certe sciocchezze le lascerei dire ai burocrati di Bruxelles e ai frustrati di sinistra. Chi parla di rischio dittatura in Italia non ha ben presente che l’Italia sta bene. Mi dispiace che Berlusconi usi le parole che di solito usano i Renzi, le Boldrini e gli Juncker“.