Alto Adige
Smontato traffico di clandestini in Alto Adige: un arresto e sette perquisizioni per l’operazione “passatore”
Un arresto in custodia cautelare in carcere per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e 7 perquisizioni eseguite in Alto Adige:
questo il bilancio dell’operazione condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Bolzano nell’ambito delle attività di contrasto al traffico di clandestini diretti dal nostro Paese verso il nord Europa.
A finire in manette un 33enne nigeriano, indagato per aver organizzato e promosso, con più azioni finalizzate al profitto, l’ingresso illegale in Austria e Germania di più cittadini extracomunitari.
L’uomo faceva da mediatore organizzando il viaggio, a mezzo di treni, autovetture o pullman, dietro il pagamento di cifre che variavano dai 100 ai 250 euro a persona.
L’indagine è partita a fine 2017, quando la Procura della Repubblica di Bolzano ha accolto la richiesta di cooperazione della Procura di Stato di Innsbruck.
Il Landeskriminalamt del Tirolo aveva infatti avviato, come parallelamente stavano facendo i Carabinieri di Bolzano, delle attività investigative sull’immigrazione clandestina.
Di qui la collaborazione tra le Autorità Giudiziarie ed il procedimento avviato dalla Procura di Bolzano.
Le attività di indagine degli uomini dell’Arma altoatesini e della polizia tirolese si concentravano inizialmente proprio su alcuni cittadini subsahariani, sospettati di essere responsabili di “intermediazione all’ingresso illegale o introduzione illegale” di cittadini extracomunitari sul territorio austriaco.
Nel corso dell’operazione sono state eseguite anche 7 perquisizioni personali e domiciliari a carico di altrettanti soggetti residenti in Alto Adige (1 in Trentino), collegati all’indagato ed emersi a vario titolo nel corso delle indagini.
L’operazione “passatore” è un’indagine congiunta che parte dal 2017.
Una prima serie di interventi erano stati compiuti dagli uomini dell’Arma nel corso del 2017, quando in diverse occasioni i Carabinieri di Silandro e Vipiteno, in particolare, avevano fermato passatori che, dietro compenso, trasferivano singoli o piccoli gruppi di immigrati, spesso di origine nigeriana ma non solo, oltre confine.
Nel 2018 il Comando Provinciale di Bolzano ha quindi intensificato le azioni di contrasto, affiancando al mirato controllo del territorio, attività investigative capaci di infrenare iniziative di singoli e verificare la reale consistenza e capacità operativa di eventuali gruppi di soggetti organizzati.
Da aprile 2018 un cittadino siriano venne arrestato in flagranza alla stazione ferroviaria di Silandro poiché stava “trasferendo” due cittadini verso la Germania; a maggio stessa sorte toccò ad un cittadino iraniano diretto verso l’Europa centrale con altre quattro persone; l’ultimo a settembre, quando a Vipiteno i Carabinieri della locale Compagnia fermarono il mezzo di un cittadino iracheno che stava trasportando sulla sua macchina altri 4 connazionali.
L’operazione “passatore”, condotta oggi dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Bolzano, si inserisce quindi in una precisa strategia di contrasto al fenomeno dell’immigrazione clandestina attuata dai Carabinieri di Bolzano, colpendo, ancora una volta, soggetti che – per usare le parole del giudice che ha firmato il provvedimento di custodia cautelare – ponevano in essere una “attività certamente non saltuaria, effettuata con una certa organizzazione”, dalla quale ovviamente ne derivava un vantaggio economico.
In un caso, ad esempio, risalente a giungo di quest’anno, i Carabinieri hanno riscontrato come l’indagato avesse organizzato il trasferimento in Germania di una donna nigeriana che si trovava in Austria.
L’uomo, dietro pagamento di denaro, aveva organizzato il viaggio attraverso una sua rete di contatti, che avrebbero dovuto garantire il trasferimento della donna, addirittura dando suggerimenti su come comportarsi in caso di controllo da parte delle forze dell’ordine.
In un secondo caso, risalente a luglio di quest’anno, l’indagato aveva invece pianificato ed organizzato il trasferimento verso l’Austria di un altro cittadino nigeriano che doveva giungere dapprima Innsbruck e poi, di lì, attraverso altri contatti dell’indagato in quella città, essere accompagnato in Germania.
In questo caso il servizio di osservazione e pedinamento organizzato dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Bolzano ha consentito di monitorare tutte le fasi del viaggi, dalla stazione ferroviaria di Bolzano sino al confine austriaco.
In quel caso, infatti, il passatore aveva pianificato il trasferimento attraverso treno e autobus, con l’ultimo passaggio che prevedeva di giungere alla stazione ferroviaria di Malles Venosta e di lì proseguire a bordo di un autobus.
Tutte queste fasi del trasferimento erano seguite personalmente dall’indagato che solo dopo essersi accertato che il cittadino nigeriano era a bordo del mezzo, terminava la sua attività.
Ma i Carabinieri avevano già attivato i colleghi austriaci ed in coordinamento con loro hanno fatto fermare il pullman e fatto identificare l’uomo dalla polizia di Landeck.
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