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Italia ed estero

57enne polacco cade per 200 metri sul Cervino. Appeso, le ultime parole: “Non ce la faccio più”

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E’ precipitato per oltre 200 metri, stremato dalla fatica, dopo una scalata che doveva fargli raggiungere la vetta del Cervino, a 4.478 metri di altitudine.

E’ stata questa la tragica fine di un alpinista polacco di 57 anni, impegnato nell’arrampicata assieme a un 34enne compagno di cordata sulle suggestive alture della Valle D’Aosta.

Un volo di circa 200 metri, dopo aver detto “Non ce la faccio più”. Le ultime parole prima della morte. Il corpo senza vita è stato ritrovato in una pietraia sotto un salto di rocce.






Lui e il compagno non erano fortunatamente legati insieme, ma solo aggrappati alla corda fissa. “Era quasi arrivato in cima alla parete“, ha detto l’amico.

I due erano partiti oggi, venerdì 30 agosto, dal rifugio Oriondé Duca degli Abruzzi (2.802 metri) con l’obiettivo di arrivare, entro sera, al bivacco Capanna Carrel (3.830 mt).

Da qui avrebbero dovuto raggiungere a tappe la vetta del Cervino (4.478 metri), seguendo la via normale italiana. I rilievi e gli accertamenti su quanto accaduto sono stati affidati alla Guardia di finanza di Cervinia.

A causa della scarsa visibilità, l’elicottero di soccorso è riuscito a intervenire solo alcune ore dopo l’incidente.

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