La Provincia Autonoma di Bolzano ha accordato un contributo di 38.000€ alla Fondazione Italiana Linfomi per lo studio FIL_MCL0208 sul linfoma mantellare.
Il progetto, già attivo dal 2010 e avente come centro coordinatore la Divisione di Ematologia e T.M.O. di Bolzano e come promotore in Italia la Fondazione Italiana Linfomi, ha coinvolto in questi anni 300 pazienti in tutta Italia.
L’obiettivo dello studio era quello di valutare l’efficacia della terapia di mantenimento con lenalidomide in termini di prolungamento del tempo di sopravvivenza libera da progressione dei pazienti dopo il completamento della prima linea di chemioterapia ad alte dosi con rituximab seguita da trapianto in pazienti adulti con linfoma mantellare in risposta completa o risposta parziale.
Durante lo studio i pazienti sono stati sottoposti ad esami PET/TAC per monitorare l’andamento della malattia e questa nuova fase del progetto ha lo scopo di effettuare una revisione centralizzata di questi esami da parte di un gruppo di esperti in medicina nucleare per valutarne il ruolo in termini di definizione dello stadio della malattia, di risposta al trattamento e di prognosi.
Il Coordinatore Scientifico dello studio FIL_MCL0208 è il Dott. Sergio Cortelazzo che commenta: “Il contributo economico dell’Assessorato alla Sanità della Provincia di Bolzano allo studio PET FIL_MCL0208 dimostra una sua grande sensibilità per la ricerca e la innovazione in ambito biomedico. Mi auguro che questo sia solo un primo passo nella direzione di una fattiva collaborazione tra le istituzioni sanitarie di Bolzano e la FIL“.
Riguardo al contributo ricevuto dalla Provincia Autonoma di Bolzano per promuovere lo studio, il Presidente FIL Dott. Michele Spina commenta:”Ringrazio la Provincia di Bolzano per l’interesse concreto dimostrato nei confronti del nostro progetto. Grazie a questo contributo la FIL potrà approfondire aspetti importanti riguardanti la valutazione del linfoma con ricadute concrete nella pratica clinica“.
Lo Studio Clinico FIL_MCL0208 rivolto a pazienti affetti da linfoma mantellare rappresenta a pieno la mission della FIL: sviluppare progetti di ricerca scientifica per la cura dei linfomi.
La Fondazione Italiana Linfomi promuove gli studi clinici ovvero ricerche che coinvolgono pazienti e riguardano lo studio di una malattia con lo scopo di valutare, tra gli altri indici, l’efficacia del trattamento, la qualità di vita dei pazienti, le cause della malattia e le nuove tecniche diagnostiche.
Il protocollo FIL_MCL0208 è uno studio di fase III, ossia una categoria di studio clinico che viene proposto su larga scala per confrontare diverse terapie (standard e/o sperimentali) su pazienti dello stesso tipo.
La FIL, nata ad Alessandria nel 2010 è una rete che collega oltre centocinquanta centri onco-ematologici con lo scopo di migliorare le tecniche diagnostiche, le terapie e la qualità di vita dei pazienti che vengono colpiti da un linfoma, creando una base scientifica comune.
I linfomi sono patologie che in Italia colpiscono ogni anno circa quindicimila nuovi pazienti, ovvero quaranta nuovi casi al giorno, quasi due ogni ora.
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Il linfoma è la patologia onco-ematologica più diffusa in tutte le fasce d’età.
Negli ultimi venti anni la ricerca ha fatto grandi passi avanti, ma c’è ancora molto da fare: oggi guarisce circa l’80% dei Linfomi di Hodgkin e circa il 60% dei Non Hodgkin.
Solo grazie al sostegno dei donatori, cittadini, aziende e istituzioni è possibile sviluppare nuovi studi clinici e raggiungere risultati promettenti.