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Trentino

Ragazza trentina trovata morta a Roma

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Sarah Undisa Kagasi, ventinove anni, è stata trovata senza vita nella sua casa di Roma, dove viveva da qualche tempo con il padre.

La tragica scoperta è stata fatta l’altro ieri dalla madre, giunta a Roma da Trento preoccupata per la mancanza di notizie da parte della figlia.

La polizia del commissariato Villa Glori sta ora indagando per determinare le cause del decesso e verificare se vi siano responsabilità di terzi. L’autopsia, disposta dall’autorità giudiziaria, sarà fondamentale per chiarire quanto accaduto nelle ultime ore di vita di Sarah.






Le indagini sono state subito avviate per cercare di chiarire le circostanze del tragico evento. I primi accertamenti effettuati sul posto hanno portato a ipotizzare che la causa del decesso possa essere una possibile overdose.

Tuttavia, per avere risposte certe e definitive, sarà necessario attendere i risultati dell’esame autoptico, che dovrebbe essere effettuato entro la giornata odierna. Questo esame fornirà agli inquirenti gli elementi necessari per comprendere meglio le cause della morte e verificare se vi siano eventuali responsabilità o concause.

Sarah aveva vissuto la sua giovinezza ed adolescenza a Trento e si era diplomata al liceo Rosmini di Trento nell’estate del 2014.

Successivamente, aveva deciso di trasferirsi all’estero, lavorando a Dublino, in Irlanda, dove era diventata manager in un ristorante del centro.

Di recente, era rientrata in Italia e si era stabilita a Roma, nella casa del padre in viale del Vignola, quartiere Flaminio. Preoccupata per il silenzio della figlia, la madre aveva deciso di andare a Roma, trovando purtroppo conferma dei suoi peggiori timori.

La notizia della morte di Sarah ha sconvolto la comunità di Trento, soprattutto i suoi ex compagni di classe, che ricordano con affetto gli anni trascorsi insieme a scuola.

Sarah era conosciuta per la sua curiosità, il sorriso contagioso e la capacità di sdrammatizzare ogni situazione. Descritta come una persona “fuori dagli schemi” in senso positivo, Sarah lasciava un segno indelebile in chiunque la conoscesse.

 

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