Alto Adige
1 marzo: ricordato il 25° anniversario dell’assassinio del maresciallo Botte, ucciso da Ferdinand Gamper

Nonostante l’emergenza sanitaria non abbia consentito lo svolgimento, al cimitero di San Genesio, della annuale commemorazione del tragico evento nel quale perse la vita il Maresciallo Guerrino Botte, il ricordo che l’Arma dei Carabinieri ha voluto condividere con i famigliari non è stato meno sentito.
Intorno alle 10 del 1° marzo 1996 il 112 della Compagnia Carabinieri di Merano riceveva la telefonata che comunicava l’uccisione di una persona con un colpo di arma da fuoco nelle campagne di Rifiano. Si trattava del quinto omicidio di una serie iniziata l’8 febbraio. Immediato era stato l’intervento del Maresciallo Guerrino Botte insieme ad altri colleghi del Reparto Operativo e della Compagnia di Merano che da settimane erano sulle tracce del feroce assassino.
Il Maresciallo Botte insieme ad un collega si era avvicinato ad un casolare ma, giunto nei pressi della porta d’ingresso, era stato colpito alla testa da una fucilata. Recuperato dai colleghi ed affidato ai soccorritori, era deceduto poche ore dopo, nonostante un disperato intervento chirurgico, all’ospedale di Merano. Nel frattempo, i numerosi Carabinieri arrivati sul posto circondavano la zona ed ingaggiavano una sparatoria con il malvivente, Ferdinand Gamper, che barricatosi all’interno dela struttura, poco dopo si toglieva la vita sparandosi un colpo alla testa.
Il Comandante Provinciale, Col. Cristiano Carenza, ripercorrendo la motivazione della medaglia d’oro al Valor Civile concessa al Mar. A. “s” UPS Guerrino Botte, ha ricordato che “il pensiero oggi va a lui, al collega Guerrino Botte, ed alla famiglia, il cui eroico esempio, anche alla luce dei recenti e tristi fatti occorsi in Congo, dove il Carabiniere Vittorio Iacovacci nel proteggere l’Ambasciatore Luca Attanasio, è morto svolgendo il suo servizio, è più attuale che mai. Sono caduti entrambi per portare pace ed unione. Il loro sacrificio deve essere la ‘strada tracciata’ per una concreta vicinanza alla popolazione e protezione dei più deboli“.
Motivazione Medaglia d’Oro al Valor Civile alla memoria del Mar. A. “s” UPS Guerrino Botte:
«Addetto al Nucleo Operativo di Comando Provinciale, impegnato senza risparmio di energie nelle indagini tese all’identificazione dell’autore di efferati omicidi che avevano provocato grave allarme tra la popolazione, si recava presso un casolare per acquisire determinanti elementi probatori, ma veniva ferito mortalmente da un colpo d’arma da fuoco proditoriamente esplosogli contro dal ricercato. Chiaro esempio di elette virtù civiche ed altissimo senso del dovere, spinti sino all’estremo sacrificio (Merano, 1° marzo 1996)».
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