Nuove regole per i bonus edilizi: preoccupazioni per la liquidità delle imprese

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Il settore delle costruzioni è in allarme dopo le ultime decisioni prese a Roma che hanno portato a un aumento della ritenuta sui bonifici per i bonus edilizi all’11% e a una nuova stretta sul Superbonus. Queste misure, che includono l’eliminazione degli sconti in fattura e della cessione del credito, stanno mettendo a dura prova le aziende, in particolare quelle di piccole dimensioni.

Il presidente del comparto Costruzioni della CNA Alto Adige Südtirol, Rodolfo Gabrieli, ha espresso profonda preoccupazione per le conseguenze che queste decisioni potrebbero avere sulle imprese, già alle prese con una ridotta liquidità. La ritenuta più alta, entrata in vigore il 1° marzo, sta già incidendo sugli equilibri finanziari delle imprese, ostacolando il pagamento dei fornitori e la prosecuzione dei lavori nei cantieri.

Questa situazione si aggrava a causa del meccanismo automatico di calcolo della ritenuta da parte delle banche, che potrebbe lasciare alcune imprese senza sufficiente capacità fiscale per utilizzare i crediti d’imposta come anticipo. In una recente visita a Bolzano, il presidente nazionale di CNA Costruzioni, Riccardo Masini, ha discusso la questione, sottolineando l’importanza di una rivisitazione del sistema.

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Il settore delle costruzioni del Triveneto ha già sofferto significativamente negli ultimi anni, con un incremento del 30% nelle chiusure di aziende nella seconda metà del 2023. La CNA si augura che i politici possano riconsiderare la percentuale della ritenuta e accelerare i tempi per il recupero dei crediti, proponendo la compensazione nel trimestre successivo alla data della fattura, garantendo al contempo la regolarità del DURC.

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