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L’ultradestra vince nell’ex Germania dell’est, crollano i partiti di governo

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Boom dell’ultradestra tedesca nelle elezioni nell’est della Germania. Secondo i primi exit poll diffusi a chiusura delle urne, AfD (Alternative für Deutschland) vince le elezioni in Turingia con il 33,5%, mentre in Sassonia i populisti sono secondi con il 31,5%, di appena 0,5% alle spalle della Cdu.

Sempre secondo gli exit poll, i partiti del governo del semaforo guidato da Olaf Scholz incassano una batosta alle elezioni regionali in Turingia: l’Spd del cancelliere è attestata al 6,5% (-1,7), i Verdi al 4% (-1,2), i liberali Fdp 1% (-4). Questi ultimi due non superano quindi la soglia di sbarramento del 5%.

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“Abbiamo un risultato molto buono in Sassonia, in Turingia è addirittura sensazionale, con un risultato storico. È chiaro che la gente vuole che ci sia un cambiamento nella politica”, ha commentato il leader nazionale dell’ultradestra tedesca di AfD, Tino Chrupalla. (foto) “È importante che i Verdi, il più pericoloso partito della Germania, siano fuori dal Parlamentino in Turingia”, ha aggiunto.

E a raggiungere questo storico risultato è il politico più radicale di Alternative fuer Deutschland, l’estremista Bjoern Hoecke, l’uomo che la giustizia in Germania ha autorizzato a definire “fascista” e che i servizi interni tengono sotto sorveglianza.

Le amministrative nell’Est del Paese, in Turingia e in Sassonia, hanno comunque consegnato il terremoto atteso: il trionfo dei nazionalisti, il crollo dei partiti del governo di Olaf Scholz, la deriva della Linke e l’ascesa di Sahra Wagenknecht, con il suo controverso soggetto politico sospettato di ‘rosso-brunismo’.

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L’unico argine alla deriva populista, nelle regioni di quella che fu la Ddr, è costituito dai cristiano democratici della Cdu, che ora si sentono investiti della responsabilità di governare.

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